La Legge Di Analogia E Corrispondenza: Come In Alto, Così In Basso

Tragicomico
26,8K letture

La legge di analogia (conosciuta anche come legge di corrispondenza) è una legge universale spesso abbreviata nella definizione “come in alto, così in basso”, espressa nel secondo punto della Tavola di Smeraldo e attribuita al leggendario maestro di sapienza Ermete Trismegisto. Questo “Ermete tre volte grande” è stato un sacerdote iniziato in un Egitto pregno di conoscenze che oggi definiamo “esoteriche”, anche se l’esatta biografia di questo personaggio straordinario si perde nel buio della storia. A lui sono attribuiti molti dei principi esoterici, nonché ritenuto fondatore della filosofia ermetica. Scrisse la quintessenza di ogni sapienza in quindici punti su di una tavola di smeraldo verde, la Tavola di Smeraldo (in latino tabula smaragdina), che riporta al punto due la legge di analogia che andremo ad approfondire in questo articolo.

Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso,
per fare il miracolo di una cosa sola.

Parole che, prese così, alla lettera, possono dire tutto e niente, ma rappresentano ancora oggi la chiave della filosofia ermetica. Cosa può voler dire “Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso”?
Si tratta, in verità, della legge di analogia, che spiega a sua volta la teoria micro-macrocosmica, ovvero un’antica quanto possente costruzione teorica che unifica le leggi che governano il corpo umano e la sua psiche, con le leggi che governano la Terra, insieme a quelle che governano l’intero universo. Per “fare il miracolo di una cosa sola”, appunto.

Tradotto in parole povere, possiamo affermare che tutto ciò che accade in ogni luogo dello spazio, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, è soggetto alle medesime leggi. Ovunque nell’universo, sopra e sotto, “in cielo e in terra”, dentro e fuori, nel macrocosmo come nel microcosmo, a qualsiasi livello di manifestazione regnano le stesse leggi.

La legge di analogia serve per comprendere che non si tratta di un “caso” se mentre guardi l’immagine della struttura di un atomo nella tua mente appare la sua corrispondenza “in alto”: il Sistema solare. Non è un caso se osservando la catena del DNA umano, riconosciamo per analogia il moto spiraleggiante che possiamo osservare in molte forme naturali fino alla composizione stessa delle galassie. Per l’infinitesimo piccolo insomma, valgono le stesse leggi che per l’infinitesimo grande. E viceversa. Analogie che – appunto – si verificano e si moltiplicano.

In verità gran parte di queste analogie non siamo in grado di coglierle, per un motivo molto semplice: abbiamo delle percezioni molto limitate come esseri umani. Siamo in grado di vedere solo una piccola parte dello spetro di luce, udiamo soltanto le frequenze che si trovano nei limiti di un determinato campo e abbiamo soltanto cinque sensi. Certi animali, ad esempio, sono in grado di percepire suoni e colori che risultano inaccessibili all’uomo.

Lo stesso vale per la nostra immaginazione, noi riusciamo ad immaginare soltanto situazioni o realtà “medie”, qualora provassimo ad immaginare qualcosa di estremamente piccolo, o di molto grande, la nostra mente collasserebbe, perché non possediamo le formule per farlo. Se qualcuno ti dicesse: “immagina una distanza di tredici anni luce”, tu riusciresti ad immaginarla chiara e nitida come la distanza che intercorre fra il tuo posto di lavoro e la tua abitazione? Oppure se ti chiedessero di immaginare il muro che hai davanti, come un insieme di particelle atomiche, riusciresti a farlo con la stessa facilità con la quale immagini i ciuffi d’erba presenti in un campo di calcio?

Quindi possiamo dire che la nostra conoscenza e percezione viene impostata su dimensioni “medie” e tutto ciò che è al di sopra (“ciò che è in alto”) o al di sotto (“ciò che è in basso”) sfugge alla nostra conoscenza, ed è inagibile se non tramite tecniche. Pertanto eccola qui l’utilità di questa corrispondenza, “come in alto, così in basso”, una legge di analogia che ci permette di avere uno strumento in mano per trasferire, attraverso la tecnica dell’analogia, le esperienze fatte sui livelli medi ad altri piani a noi non accessibili.

Nel “Timeo”, scritto intorno al 360 a.C. da quel grande pensatore di Platone, egli ci fa notare come la struttura del nostro corpo ricorda molto da vicino quella della Terra. Dentro di noi scorrono “fiumi”, rappresentati dai fluidi corporei, vi è l’aria nei polmoni. Il nostro scheletro può essere ragionevolmente accostato alla terra e alle pietre, e se cerchiamo qualcosa che ricordi il fuoco, non ci è difficile rintracciarlo nelle energie emanate dal nostro corpo e dalla nostra mente.

Lo stesso Platone era molto colpito dal fatto che la forma sferica della nostra testa fosse stranamente diversa dalle forme allungate che caratterizzano il resto del corpo. Quasi a segnare una diversità strutturale fra alto e basso. Ed è proprio nello stesso “Timeo” che Platone ci descrive l’universo come un grande essere vivente, dotato persino di un’ anima collettiva, l’Anima mundi, appunto.

Sulla legge di analogia si basa “la teoria umorale”, concepita da Ippocrate, che rappresenta il più antico tentativo, nel mondo occidentale, di fornire una spiegazione eziologica dell’insorgenza delle malattie. In questa teoria il corpo umano (microcosmo) è come la Terra (macrocosmo): vive bene se i suoi elementi fondamentali, aria (cuore), acqua (testa), terra (milza) e fuoco (fegato) sono in equilibrio armonico tra loro. Uno squilibrio di queste componenti porta alla malattia.

Sono molti i riferimenti che potrei riportare in merito alla legge di analogia, dalla medicina alla scienza, dall’arte all’astrologia, mi limito però a dire che possiamo tranquillamente affermare che senza la dottrina ermetica del “come in alto, così in basso” avremmo dovuto aspettare ancora molto tempo per avere Leonardo, Galileo e Newton.

A questo punto c’è da fare una precisazione importante. Tutti coloro che hanno fatto tesoro della legge di analogia, hanno accettato una verità che non piace a molti. Ossia, l’analogia “come in alto, così in basso” può ritenersi legge solo nel momento in cui si è disposti a riconoscere che l’universo, nella sua intera globalità, è un cosmo. E qui ricorriamo alla sua etimologia: dal greco kósmos = ‘ordine’.

Non ci sono confini, nel giardino del Creato, solo specchi che riflettono la legge dell’eterna corrispondenza tra i diversi piani dell’esistenza: la destra con la sinistra, l’esterno con l’interno, quel che vive nel mondo sottile e quello che si realizza nel mondo materico, le stesse dinamiche, lo stesso mistero in movimento.
(Dal mio libroSette lettere dal futuro per l’umanità“)

In altre parole, si accetta il fatto di essere in un cosmo, ovvero in un ordine dove non c’è posto per “il caso”. Niente succede per caso. Perché il fatto stesso di ammettere il caso, significherebbe accettare qualcosa che sfugga alle leggi, qualcosa di non codificabile e calcolabile, che trasformerebbe all’istante il cosmo in un caos. Per rendere l’idea, possiamo sfruttare proprio un’analogia.

Prendiamo un computer, che rappresenta un piccolo cosmo. Un computer, insieme al suo software, è costruito in base a determinate leggi e il suo corretto funzionamento dipende dalla conservazione di queste leggi. Nel momento in cui subentra un qualcosa che non è previsto dal progetto iniziale, tipo un virus, questo “cosmo” artificiale inizia a diventare un caos e cercherà in ogni modo di arginare e annientare il virus prima che sia troppo tardi. Come del resto fa anche il nostro corpo. Ecco, lo stesso vale per il nostro pianeta. Per l’universo intero. Quindi se stai leggendo questo scritto è perché c’è ancora un ordine ben preciso e delle leggi che regolano il tutto. Dietro ogni evento c’è sempre una legge. E tu non stai leggendo queste parole “per caso”.

La legge di analogia è quella stessa legge che indusse il medico e alchimista svizzero Paracelso ad affermare che l’uomo è un microcosmo completo che contiene in sé tutto l’universo: “non vi è nulla in cielo né sulla Terra che non esista anche nell’uomo, e Dio, che è in cielo, esiste anche nell’uomo, e i due sono Uno”. Del resto, basta andare indietro nel tempo, al “Conosci te stesso” riportato sul tempio di Delfi.

Eccola qui la “rivelazione” di questa legge: tutto è Uno e unitario, tutto si svolge – dentro e fuori di noi, sopra e sotto – secondo un paradigma la cui caratteristica è la semplicità e la moltiplicazione a differenti livelli, e che è possibile ritrovare nelle strutture di base di ogni sistema vivente. Quindi, così come ogni cellula è parte di noi, anche noi siamo una cellula di un organismo che possiamo chiamare Terra. E anche il nostro pianeta è soltanto un organo di un essere vivente più grande, il sistema solare, e così via.

Questo concetto lo spiega bene Gurdjieff quando parla del suo particolare “Raggio di Creazione”, nel quale afferma che l’uomo altro non è che un “piccolo modello” dell’Universo, un microcosmo nel macrocosmo. Lo studio dell’uomo e quello del cosmo devono procedere sempre insieme, perché se sappiamo come funziona il cosmo (l’ordine) impariamo a conoscere anche noi stessi. E viceversa. Come in alto, così in basso. Tutto torna.

Quello che non torna è il contrasto che si viene a creare con determinate religioni che continuano ad affermare che tutto ruota intorno a “Dio”, come se la creazione fosse soltanto un mucchio di giocattoli sparpagliati qua e là. E di conseguenza si tende a credere che la volontà di questo “Dio” sia in diretto contatto con tutto il creato e che sia a capo di tutti i giocattoli e delle nostre singole vite. Quello che sfugge a molti è che questo fantomatico “Dio”, “Uno”, “Creatore”, ha creato delle leggi ben precise affinché tutto possa mantenersi in ordine, in cielo come in terra, come in alto, così in basso, in risonanza e movimento sincrono con tutto. Per fare il miracolo di una cosa sola.

Se l’uomo considera un po’ questo ordine, si rende ben presto conto che egli stesso, in quanto cellula, deve adempiere soltanto a un compito, cioè compiere il servizio che gli è stato affidato nell’universo. Deve fare il possibile per essere una cellula il più possibile utile, allo stesso modo che lui si aspetta che lo siano le cellule del suo corpo; altrimenti lui stesso diventerà una cellula tumorale di questo mondo. Se egli abbandona volontariamente l’ordine per assaporare la sua malintesa libertà, non dovrebbe meravigliarsi di venire eliminato. Perché: come in alto, così in basso.
(Thorwald Dethlefsen – “Il destino come scelta“)

Tragicomico

I MIEI LIBRI PER VOI

 

Nei miei libri troverete spunti di riflessione per esplorare il significato della vostra esistenza.
Affronteremo insieme temi come il tempo, la felicità, l'amore, la libertà, il dolore e la rinascita.
Vi accompagnerò in un percorso introspettivo per riscoprire la vostra vera essenza.
Perché la vita è un dono prezioso e va vissuta con consapevolezza.
Scegliete il libro che risuona in voi e fatevi un regalo.
Buona lettura!

28 commenti

giovanna 6 Novembre 2019 - 14:17

Molto ben argomentato. Utilissimo e da condividere. Grazie!

Rispondi
Tragicomico 6 Novembre 2019 - 16:44

Grazie Giovanna, sono onorato, è un piacere enorme per me averti come lettrice!

Rispondi
Nicola Gorini 4 Maggio 2023 - 15:59

Adorata Giovanna ,scopro adessoNON CASUALMENTE,il tuo inconfondibile commento ,certo di incontrarci ancora per il resto dell’eternità . Dove sei mi ascolterai.

Rispondi
Viviana 11 Novembre 2019 - 12:20

Complimenti per i tuoi articoli. Sempre molto chiarificatori, denotano una conoscenza superlativa degli argomenti esoterici ed una non comune cultura.
Grazie per le tue condivisioni.
Viviana

Rispondi
Tragicomico 11 Novembre 2019 - 13:53

Grazie per i tuoi complimenti Viviana, mi fa piacere che apprezzi il mio sforzo “chiarificatore”, perché l’intento è proprio quello, rendere fruibile e accessibile qualcosa di ermetico. A presto.

Rispondi
Antonella Gardini 27 Settembre 2020 - 14:13

Articolo illuminante
Ne venni a conoscenza qualche anno fa da un maestro di riflessologia è un piacere conoscere la fonte di questo sapere grazie

Rispondi
Tragicomico 27 Settembre 2020 - 23:38

Grazie a te Antonella, è un piacere averti qui.

Rispondi
Mariagiovanna 17 Dicembre 2019 - 2:55

Ciao! Innanzi tutto ti faccio i complimenti anch’io per i tuoi articoli, è un vero piacere poterli leggere. Ci tengo però a capire una cosa in particolare nelle ultime parole non da lei citate e spero di poter capire, ovvero la frase “se egli abbandona volontariamente l’ordine per assaporare la sua malintesa libertà, non dovrebbe meravigliarsi di venire eliminato” esattamente a cosa si riferisce? Quale sarebbe la malintesa libertà per esempio?

Rispondi
Tragicomico 17 Dicembre 2019 - 14:51

Ciao Mariagiovanna, grazie per i tuoi complimenti e per essere passata a leggermi. Provo a spiegarti meglio le parole di Thorwald Dethlefesen tratte dal suo libro “Il destino come scelta”. Come ho scritto nel mio articolo, nell’Universo intero c’è un ordine di leggi da rispettare, in alto come in basso, nel grande come nel piccolo. Nel momento in cui qualcosa vuole “sovvertire” queste leggi, quel qualcosa rischia di essere eliminato. Altrimenti non ci sarebbe più la vita. Così come il nostro corpo cerca di eliminare virus e batteri, per mantenersi in vita, allo stesso modo la Terra elimina tutto ciò che risulta essere dannoso per la sua sopravvivenza. Come tutti i pianeti infatti, anche la Terra ha un’intelligenza individuale e possiede non solo un corpo, ma anche una coscienza. Se ciò non avvenisse, non avremmo un corpo planetario intatto, bensì un cadavere di pianeta. Perché come un corpo umano va in decomposizione, così va in decomposizione anche il corpo di un pianeta morto. Un esempio pratico avviene nella cintura di asteroidi. Quindi, siccome la Terra ci tiene a vivere quanto noi teniamo alla nostra vita, nel momento in l’uomo abbandonerà l’ordine (le leggi) per un personale desiderio di libertà, allora non dovrà meravigliarsi di essere eliminato dalla Terra, come noi eliminiamo i virus e batteri presenti nel nostro corpo. La “malintesa libertà” è quella di voler sovvertire le leggi della natura ad esempio. Mutazioni climatiche e genetiche ad opera dell’uomo.E non siamo molto lontani da questo “traguardo/epilogo”.

Rispondi
Mariagiovanna 5 Marzo 2021 - 18:42

La ringrazio per la sua esaustiva risposta, anche se l’ho letta con due anni di ritardo

Rispondi
Tragicomico 7 Marzo 2021 - 22:32

Meglio tardi che mai 😉

Rispondi
Francesco 5 Novembre 2022 - 13:33

Caro Ivan, innanzitutto grazie infinite per tutto quello che fai, davvero complimenti! Ti volevo chiedere se potresti spiegare in modo esaustivo come hai fatto con questa Legge della Corrispondenza, anche le altre 6 leggi Ermetiche o Principi Universali, ovvero la Legge del Mentalismo, la Legge della Vibrazione, la Legge della Polarità, la Legge di Causa ed Effetto (questa l’hai già spiegata perfettamente), la Legge del Ritmo e la Legge del Genere… Ne sarei davvero onorato e grato. Essendo Principi universali credo che li debbano conoscere tutti nel mondo, per poter cambiare il modo di pensare e soprattutto il nostro comportamento, dato che gli “illuminati” (che illuminati proprio non sono, anzi…) ci nascondono queste Verita fondamentali da troppo tempo e ci fanno credere e fare esattamente l’opposto per andare contro queste Leggi… Credo che queste Leggi siano le fondamenta per un vero cambiamento nel mondo in tutti i sensi, e spero che sempre più persone riescano a comprendere l’importanza di queste Leggi immutabili e indistruttibili essendo “create” dal Creatore di tutto l’universo… Un abbraccio e grazie infinite per tutto quello che fai

Rispondi
Tragicomico 5 Novembre 2022 - 18:34

Ciao Francesco, grazie per essere passato da qui e per avere apprezzato un mio scritto. Richiesta interessante la tua, posso approfondire alcune di queste leggi che mi hai elencato, mentre altre forse le chiamiamo con nomi diverse ma sono le medesime.
Intanto ecco una lista delle leggi universali che ho già trattato in questo mio blog:

La Legge Di Risonanza: Il Simile Attrae Il Simile
Il Karma: La Legge Di Causa Ed Effetto
La Legge Del Sette: Gli Alti E Bassi Della Vita
La Legge Dello Specchio: L’Esterno È Interno
La Legge Di Polarità: Il Ritmo Della Vita
La Legge Di Compensazione: Il Ritorno All’Equilibrio

A presto e buona lettura.

Rispondi
Palingenius 16 Maggio 2020 - 22:46

Sono capitato qui per caso ed a differenza di altri improvvisati “esoteristi” avete spiegato molto bene la legge di analogia quindi vi porgo i miei omaggi, se posso permettermi consiglio di ampliare la questione attraverso l’esposizione della dottrina degli “stati molteplici dell’essere” che completerebbe ancora meglio la questione. Cordiali saluti.

Rispondi
Tragicomico 17 Maggio 2020 - 21:33

Grazie per il suggerimento, magari proverò a integrare con un nuovo articolo relativo all’argomento da lei menzionato. Felice di essere stato all’altezza nell’esposizione. A presto!

Rispondi
Revis - Matrix 8 Dicembre 2022 - 23:22

Salve Ivan petruzzi, è da molti anni che avevo la percezione, che poteva esistere un sistema che è in collegamento con tutto, è da poco che ho scoperto i 7 principi ermetci, credo che farò ricerca fino alla fine dei miei giorni, a cercare di capire più a fondo possibile, come funziona il tutto, Grazie per la sua condivisione. Mi chiedevo in che modo si può avere un controllo ben preciso di tutti 7 principi ermetci contemporaneamente? Grazie

Rispondi
Tragicomico 12 Dicembre 2022 - 14:30

Ciao Revis, quello che chiedi è il frutto maturo di un percorso di crescita personale, esoterica e spirituale. Tutto parte dalla conoscenza, dalla consapevolezza che quest’ultima non è mai abbastanza e che, probabilmente, una vita intera non basterà per arrivare a livelli soddisfacenti. Ma del resto, chi l’ha detto che la vita è soltanto una? Ecco perché ritengo fondamentale conoscere e sperimentare, di continuo, affinché molte cose possano rimanere impresse in quella matrice che continua, dalla notte dei tempi, a reincarnarsi di vita in vita.

Rispondi
Sabrina 10 Dicembre 2020 - 4:40

Mi sembra ti sia sfuggito il valore spirituale che possiede! Prima di tutto hai dimenticato che è la regola base dell’Alchimia(quindi di regola anche molti farmaci la seguono), poi è quella di tutte le religioni pagane…diciamo che ottima analisi filosofica ma dietro questa frase c’è molto ma molto di più, io l’ho scelta a livello spirituale per esempio!

Rispondi
Tragicomico 13 Dicembre 2020 - 16:49

Ciao Sabrina, ciò a cui ti riferisci è una “chiave di lettura”, la spiritualità è insita nell’esoterismo e nelle leggi esoteriche, come questione di “fede”, ovvero ho fede che queste leggi produrranno il loro effetto. Se invece intendiamo la spiritualità come religione, allora siamo distanti anni luce, visto che le religioni non sono altro che un frutto manipolato dell’antica conoscenza esoterica. Questo aspetto lo spiega bene Édouard Schuré nel suo libro “I grandi iniziati“.

Rispondi
Roberta 16 Giugno 2022 - 11:49

Grazie, è un piacere trovare tanta chiarezza e semplicità nell’esposizione di argomenti cosí profondi e necessari!

Rispondi
Tragicomico 16 Giugno 2022 - 18:17

Grazie a te Roberta, per le tue parole al miele e spero di averti ancora come lettrice.

Rispondi
Cheru 5 Luglio 2022 - 18:15

Ecco perché le “religioni” sono causa di guerre mentre la fede tende a creare ordine!

Rispondi
Bernadette Fiore 17 Settembre 2022 - 19:39

Ciao anche non conoscendo questa legge universale mi sono ritrovata a recitarla…ho cercato per sapere cosa significasse e sono arrivata qui.

Rispondi
Tragicomico 18 Settembre 2022 - 18:48

È il “destino” di tutte le leggi universali quello di essere presenti nella vita di ciascuno di noi. Grazie per avermi letto.

Rispondi
Andrea 5 Ottobre 2023 - 22:39

Grazie, e complimenti. È stato ricco e interessante

Rispondi
Tragicomico 6 Ottobre 2023 - 11:03

Grazie a te Andrea, per avermi letto e per avere apprezzato questo mio scritto.

Rispondi
Alessandro 16 Marzo 2024 - 19:10

Grazie blog molto interessante,
il mio vuole essere un post un pò provocatorio.
Come in alto, così in basso quindi anche l’ordine ha il suo corrispettivo il caos,
nel tutto c’è anche il caos altrimenti non sarebbe assoluto

Rispondi
Tragicomico 17 Marzo 2024 - 18:13

Grazie Alessandro, felice di aver suscitato il tuo interesse.
In merito alla tua provocazione, posso dirti che molto dipende da cosa si intende per caos.
Se ci affidiamo alla sua etimologia dal lat. chaos, gr. χάος che contiene la stessa base χα- dei verbi χαίνω, χάσκω «essere aperto, spalancato», allora sì.
Se invece intendi il disordine, quello credo che non esista nel momento in cui tutto è in ordine (cosmo). Per esserci disordine non deve esserci un universo come quello che conosciamo.

Rispondi

Lascia un commento!

Articoli che ti potrebbero interessare