Quando si parla di reincarnazione sorge spesso la domanda al riguardo delle vite precedenti, su ciò che si è vissuto in passato e sul perché non ci si ricorda più nulla. È una tematica costante, come se il termine reincarnazione riguardasse soltanto il passato e non, come le saggezze orientali insegnano, il presente che viviamo quotidianamente. La dottrina della reincarnazione è una delle più diffuse e antiche convinzioni di cui l’uomo si è fatto portavoce nel corso del tempo, è sopravvissuta in contesti ed aree culturali anche molto distanti tra loro, tranne che, ovviamente, in buona parte dell’Occidente. Specie dove dimorava e dimora tutt’ora il Cristianesimo.
Il “perché” questa teoria fosse pericolosa per i Cristiani l’ho già spiegato in un mio articolo scritto tempo fa (“La Reincarnazione: Una Teoria Pericolosa Per La Chiesa Cattolica“). Ma al di là dei Cristiani scettici, vi è un altro tipo di scetticismo, e riguarda coloro che rinnegano la reincarnazione soltanto perché, per l’appunto, non ricordano nulla delle vite precedenti. Un vero è proprio paradosso e mi sembra opportuno a questo punto porre chiarezza sulla fatidica domanda: “Perché non ci ricordiamo nulla?”.
I greci avevano il mito secondo cui, prima della reincarnazione, le anime bevevano dalle acque del fiume Lete e dimenticavano tutto. Lo stesso fiume viene poi citato dal poeta romano Virgilio nella sua opera latina “L’Eneide” : “Le anime che per fato devono cercare un altro corpo, bevono sicure acque e lunghe dimenticanze sull’onda del fiume Lete”.
Lo psicologo analista junghiano James Hillman nel suo libro “Il codice dell’anima” scrive: “Prima di fare il loro ingresso nella vita umana, però, le anime attraversano la pianura del Lete (oblio, dimenticanza), sicché al loro arrivo sulla terra tutto ciò che è accaduto – la scelta delle vite e la discesa dal grembo di Necessità – viene cancellato. È in questa condizione di tabula rasa che noi veniamo al mondo. Abbiamo dimenticato tutta la storia, anche se rimane con noi il modello ineludibile e necessario del nostro destino e anche se il nostro compagno, il daimon, ricorda”.
Poi aggiunge: “Ciascuna anima è guidata da un daimon a quel particolare corpo e luogo, a quei dati genitori e condizioni di vita, per la forza di Necessità; ma noi non abbiamo il minimo sentore di tutto questo, perché il suo ricordo è stato cancellato nella pianura dell’oblio“. E infine ci ricorda che “secondo una leggenda ebraica, la prova che abbiamo dimenticato la scelta prenatale dell’anima la portiamo impressa sul nostro labbro superiore: il piccolo incavo sotto il naso è l’impronta dell’indice che l’angelo ci ha premuto sulle labbra per sigillarle, tutto ciò che resta a rammentarci il pregresso sodalizio dell’anima con il daimon; ed è per questo che, quando inseguiamo un’intuizione o un pensiero che sfugge, ci portiamo automaticamente il dito a quella significativa scannellatura“.
Quindi noi dimentichiamo con la mente, ma le nostre conoscenze al riguardo di vite precedenti non vengono in verità azzerate, restano impresse nella nostra anima. Così come non è vero che si debba ripartire ognivolta da zero, anzi, è vero il contrario. Ogni essere umano, ad ogni nuova incarnazione su questo pianeta (o su altri pianeti!) ricomincia dal proprio livello evolutivo raggiunto nella vita precedente, e prima ancora, nelle altre vite passate. Quindi trasforma la sua conoscenza in sapere, sperimenta la propria maturità, le capacità e la disponibilità ad accumulare nuove conoscenze.
Il paragone che calza a pennello è quello con il percorso scolastico. A scuola, ad esempio, abbiamo imparato molte cose concrete che oggi non sappiamo più. Non ricordiamo più. Regole matematiche, formule chimiche, nozioni storiche e geografiche e tanto altro che in un modo o nell’altro ci ha “educati”. Questa educazione scolastica è un effetto che continua a esistere anche se le conoscenze concrete sono andate perdute. L’alfabeto, ad esempio, ci consente di imparare a leggere e scrivere, ma una volta che lo scopo è raggiunto e sappiamo leggere e scrivere, ce ne possiamo anche disinteressare. Lo stesso vale per le vite precedenti, sono lezioni apprese e quell’apprendimento è stato utile per l’ampliamento di coscienza.
Tutto quello che abbiamo imparato nelle incarnazioni passate si rispecchia nella maturità e nel livello di coscienza con cui la persona nasce. Da questo derivano le differenze di intelligenza, maturità, abilità e quant’altro ci rende differenti gli uni dagli altri. Semplicemente non tutti siamo sullo stesso livello, ma ognuno occupa un posto diverso nella scala evolutiva. Gli esseri umani non sono tutti uguali, e dire che siamo tutti uguali, nel nome dell’uguaglianza globalizzata, è un grave errore. Abbiamo tutti gli stessi diritti, siamo simili, ma non uguali.
Per capire meglio questo concetto ritorna utile il paragone con l’ambiente scolastico. Nella scuola tutti gli alunni hanno gli stessi diritti. Devono essere trattati tutti allo stesso modo, ma ognuno ha i suoi compiti e i suoi problemi proporzionati al livello al quale si trova. Quindi se immaginiamo le diverse incarnazioni come una corrispondenza con diverse classi di una scuola, possiamo concepire come gli esseri umani appartengano a diverse classi di apprendimento, e a nessuno, in nome dell’uguaglianza, gli verrebbe in mente di chiedere ad un alunno di terza elementare il calcolo di un integrale indefinito. Non esistono problemi oggettivi. E di conseguenza non potranno mai esserci soluzioni di validità assoluta.
La premessa del paragone scolastico è importante da capire perché troppo facilmente la gente “dimentica” i diversi livelli di coscienza degli uomini. Prendiamo ad esempio l’attività missionaria religiosa, che talvolta risulta essere dannosa, perché per l’appunto trascura i diversi livelli evolutivi degli individui e proietta su tutti, indistintamente, il suo livello evolutivo. Per questo io personalmente ho scelto l’Esoterismo come Via, proprio perché è una materia che conosce bene i diversi livelli di evoluzione dell’uomo. L’esoterismo è sempre e soltanto un’offerta per coloro che scoprono da soli la propria affinità. Come ho già detto non siamo tutti uguali e la differenza tra i singoli individui è il risultato delle esperienze fatte nelle vite precedenti.
L’anima non dimentica nulla di quello che è essenziale e questo concetto lo espongo anche nel mio libro “La cattiva abitudine di essere infelici” , dove sottolineo l’importanza del ricordare di ricordarsi. Nella pianura del fiume Lete invece, dimentichiamo l’ambito e le circostanze in cui sono state fatte le esperienze,perché è giusto che sia così, altrimenti il “ricordare una vita precedente” ci porterebbe ad una grave mancanza di libertà, in quanto saremmo incapaci di vivere il nostro presente e resteremmo condizionati da situazione passate.
Il fatto che non ci ricordiamo delle nostre vite precedenti non è certo uno sciocco errore della natura o del Creatore, ma ha lo scopo di liberare la nostra coscienza da “pesi” inutili e di rendere più facile la ricezione del qui e ora. Dunque, perché mai dovremmo andare contro natura e cercare di strappare i veli della dimenticanza? Per quale scopo? Eppure al giorno d’oggi sembra essere una “mania”. Una tendenza. Molte persone che si dichiarano “evolute” violano consapevolmente la natura umana e tentano di forzare le porte che la Legge cosmica ha chiuso alla nostra memoria. La sola curiosità non dovrebbe mai essere la motivazione per desiderare di conoscere le proprie vite passate.
La curiosità è la malattia del nostro tempo purtroppo, da sempre è considerata dai grandi Maestri come sintomo di immaturità e al tempo stesso è il mezzo più sicuro per bloccare la vera iniziazione. È necessario quindi comprendere che, nonostante sia così di moda, non è concesso conoscere le vite precedenti, tranne in rarissimi casi e per dei motivi eccezionali. Il più delle volte questi episodi precedenti appaiono in maniera “spontanea” e non forzata, ad esempio attraverso i sogni, i déjà-vu, e tutte quelle manifestazioni che hanno qualcosa di “inspiegabile” con la nostra attuale vita. Una dimostrazione lo sono anche i “bambini prodigio”, casi in cui l’evoluzione necessita ancora di qualche livello prima di arrivare al culmine.
È giusto che si precisi che ci sono dei casi in cui è possibile aiutare un’anima a liberarsi da fobie e altri malesseri mediante terapie regressive, come ad esempio l’ipnosi regressiva. Ma si tratta di casi eccezionali, sporadici, coadiuvate da persone altamente competenti ed evolute. Talvolta la guarigione avviene più per un effetto placebo che per altro, ovvero si dà la possibilità di dare una spiegazione alle proprie difficoltà, o comunque, di vederle sotto un diverso punto di vista.
Perché altrimenti, se la conoscenza delle nostre vite precedenti fosse di aiuto per vivere meglio, allora in cosa consisterebbe esattamente il cosiddetto karma, ovvero la Legge di causa ed effetto? Se il karma è davvero qualcosa che si deve affrontare o comunque vivere, come si può avere la pretesa di dissolverlo tramite una tecnica a pagamento? Perché dovrebbe venirci condonato attraverso una seduta di ipnosi regressiva?
Il karma non è certo una malattia che possa essere curata da un medico. Il karma è ciò che siamo ora. E ciò che siamo ora determinerà ciò che saremo in futuro. È inutile pensare di ricordare qualcosa che è passato. Nonostante siamo stati noi a commettere quelle azioni, ora non siamo più la stessa persona, viviamo in un altro corpo e ci troviamo in un’altra classe. Abbiamo altre lezioni da apprendere se non vogliamo correre il rischio di essere bocciati. Il voler attribuire delle colpe a fatti e persone che sono ormai solo dei fantasmi, inclusi gli antichi “noi stessi”, significa in sostanza rifiutarsi di guardare in faccia l’esistenza reale. Significa evitare di vivere davvero.
Per questo non ricordiamo nulla. Per avere un’ulteriore possibilità di crescita. Ma le conoscenze acquisite nelle vite precedenti perdurano, non ci ricordiamo gli eventi e i passaggi di ciò che è stato, ma l’anima custodisce ciò che ha imparato, e questo suo “sapere” si manifesta sotto forma di percezioni, intuizioni, consapevolezze, aspirazioni. Tutto ciò ci permette di evitare di commettere gli stessi errori in questa incarnazione e continuare così a progredire nella scala evolutiva dell’esistenza. In sostanza la reincarnazione altro non è che una nuova e grande opportunità di vita. Sfruttatela bene.
140 commenti
Io ho solo 15 anni ma ricordo bene le vite passate, le vedo nei sogni provo quelle sensazioni a volte quando vedo qualcuno nei film o senti al tg che muore qualcuno non mi fa effetto pk so ben precisamente cosa significhi uccidere qualcuno. Ho partecipato alle crociate per Gerusalemme viaggiando per la terra santa, ho partecipato a scontri nel west come sceriffo e ricordo bene le guerre mondiali.
Qualcuno come me che ricorda le vite passate?
Grazie per aver condiviso la tua esperienza Lorenzo, del resto, l’età non importa quando si ha una predisposizione come la tua a “ricordare”. Fanne buon uso di questo dono, e non darlo mai per scontato. E se posso, mi permetto di consigliarti il mio libro “La cattiva abitudine di essere infelici“. Buona vita.
Non regge dal punto di vista logico, per quanto si possa aver imparato dalle vite precedenti senza ricordarle, memorizzandole
dettagliatamente si avrebbe comunque una conoscenza maggiore sebbene più dolorosa. Questo permetterebbe di avere un minor numero di reincarnazioni per giungere alla metà finale ma invece purtroppo, non è così. Ecco perché la reincarnazione non ha un senso e la logica umana non dimenticatelo è sempre un dono di Dio!
Grazie per il tuo punto di vista Dario, anche se per me “non regge”. Tutto ha un senso per chi sperimenta.
Io ho scritto “non regge” e ho argomentato, lei scrive non regge ma non fa questo. Ho letto attentamente il suo articolo, si eredirerebbe il grado di conoscenza spirituale acquisito nelle vite precedenti anche se non si ricorderebbe i frangenti specifici che ci hanno permesso di ottenere tale livello perchè se si conoscessero si proverebbe troppo dolore. E’ probabile, ma innumerevoli vite precedenti non provocano dolore umano su questa terra? Con una conoscenza profonda e dettagliata è vero si proverebbe nell’immediato più dolore ma l’evoluzione spirituale sarebbe più spedita e compiuta. Poi il dolore stesso provato nelle precedenti vite e ben ricordato sarebbe un grande “sprone” per auto-migliorarci più sollecitamente. Il ” mio non regge” significa semplicemente la profonda assurdità di questa dottrina che pur nell’enigma del dopo-morte io incrollabilmente posso scartare ” a priori”. Ripeto poi che la razionalità umana, sebbene finita e imperfetta resta comunque un dono di Dio, come la fede e lo spirito…non dimentichiamocelo mai!
Il fatto stesso che lei menzioni “Dio” rende tutto molto complicato. Quale Dio? Quale religione? Per come la vedo io chi ha Creato ha imposto anche delle leggi alla propria Creazione, sono queste leggi a mantenere tutto in ordine e la reincarnazione è un meccanismo regolato dalle leggi stesse. Quello che lei chiama come “dolore”, io lo definisco come “sofferenza” ed è una questione puramente soggettiva. Non tutte le anime possiedono un medesimo grado evolutivo, quelle più “giovani” sono quelle destinate a soffrire di più, proprio perché hanno un sentire e una visione ancora troppo limitata.
Infatti io penso ci sia un numero limitato di reincarnazioni, perchè vivere nella consapevolezza è troppo dura. Io mi rendo conto di non poter vivere più dopo questa vita perchè vivrei peggio di come vivo ora e Dio lo sa. Vivo da sempre con un senso di disagio e inadeguatezza, non mi trovo bene in quest’epoca, si vive di cose frivole e sicuramente ero abituata ad altro! Più cresco più mi rendo conto che ogni cosa che mi appassiona appartiene sempre alla stessa data, 1848 (e lo noto solo dopo delle ricerche quindi è chiaro io non lo faccia apposta).
Anche a me succede la stessa cosa: ricordo i luoghi e l’epoca esatta in cui sono vissuta…nella mia memoria è rimasta impressa l’immagine di una persona che sono certa d’aver conosciuto…ricordo la sua voce, i suoi occhi, persino il suo odore. Da quando avevo 4 o 5 anni io ricordo tutto di lui. Conosco le sue emozioni, i suoi pensieri, le sue ragioni… Mi chiedo sempre il perché mi succeda questo da tutta una vita e il perché sento di avere questo legame profondo. So che non dovrebbe accadere ma a me succede e non credo sia un caso!
Ora ho 60 anni ma da sempre ho avuto la sensazione di essere vissuto in altro luogo e tempo,un esempio iniziai il corso di scherma a scuola media e l’insegnante era sicuro che avessi già imparato la disciplina anche perché eseguivo movimenti di vecchio stile,in seguito sono andato a cavalcare e con stupore sia io che il maestro ci renderemo conto che sapevo cavalcare egregiamente,mi piacciono e sono attratto dai paesi nordici,ci sono stato sia in Inghilterra che Germania e Repubblica Ceca e mi sentivo a mio agio nonostante ci sono andato in autunno,provo un senso di nostalgia quando vedo film su paesi del Nord,mi sono fatto un idea che forse ho vissuto durante l’età del ferro,negli anni ho fatto una ricerca araldica tramite uno specialista spendendo molti soldi,la documentazione mi porta fino al 1450 con stemma araldico e patenti ma non si riesce ad andare più indietro perché solo se sei stato di famiglia nobile trovi la documentazione i a meno che la mia famiglia venga da un altro paese,oggi con internet dovrebbe essere più facile ma ci sono tanti truffatori e risulta difficile trovare informazioni affidabili, Resterò nel dubbio
La certezza, caro Tommaso, non ce la darà mai nessuno. Ma chi dubita poi scopre, e chi scopre poi vuole saperne di più, mettendosi in cammino. Grazie per la tua preziosa testimonianza.
Sinceramente io rinnego la teoria della reincarnazione perché non capisco perché dovrei dimenticare i miei genitori e i miei amici piú stretti. In piú questo andrebbe a influire sull’insegnamento dell’amore verso gli altri. Perchè amarli se poi li devo dimenticare?
Ciao Michele, certo è una teoria, non è mica un obbligo o una setta a cui aderire. Platone nel mito di Er spiega come le anime, prima di reincarnarsi, fossero costrette a bere l’acqua del fiume Lete, l’acqua dell’oblio, per dimenticare. Ogni esperienza su questo pianeta è una “nuova” esperienza, se ricordassimo il passato sarebbe semplicemente una continuazione, mentre lo scopo dell’evoluzione umana è quella di maturare vita dopo vita, sperimentando situazioni e contesti storici del tutto differenti.
Io non ricordo niente della mia vita passata, ma a volte mi capita di sentire che la cosa che è appena successa sia già successa, come se fosse la seconda volta, poi quella sensazione sparisce dopo pochi minuti o secondi, è possibile che mi sia reincarnato nello stesso corpo della mia vita precedente?
Lo stesso corpo è impossibile, ma verosimilmente sono “ricordi” di una vita passata, esperienze, emozioni e situazioni simili già vissute, questo sì, è probabile.
Sono Paola non ricordo nulla del viaggio e come se fossi la stessa con il corpo dilatato. Ho speso tutto il tempo per riparare quello che gli altri hanno rotto. Sono in silenzio perenne annoiata e stufa del nulla che siamo diventati. Senza colpa e difficile da accettare e portare innanzi. La stanchezza e la noia prendono il sopravvento in un percorso che non rilascia nulla solo la morte umana. Una macchina che per me non ha uscite. Ciao
Ti sei impregnata di pessimismo Paola, forse è arrivato il momento di riscoprire la bellezza nelle piccole cose della vita. E ce ne sono tante, fidati. Un abbraccio
È bello leggere la consapevolezza tramite noi piccoli uomini in cammino custodi talvolta inconsapevoli, dell’infinita potenza dello Spirito, è un enorme grazia poter apprendere dalle ferite vissute precendenti e presenti ma è ancora più misericordioso che queste vengano cancellate lasciando solo la forza in noi. Mi dispiace molto quando la gente viene tentata solo sul lato egocentrico di chi erano di modo che le seduzione di fantasiose grandi opere passate gli diano soddisfacente appagamento, e cosi arrestano il miracoloso percorso di spogliarsi del “me” nel presente ad anzi si fanno carico di altri “io”. Che seducente e vana mèta che mette in atto la resistenza, anch’essa utile per crescere come ogni cosa ma è bello quando qualcuno sposa la causa dell’evoluzione secondo misura, ti prende la mano e ti dice :” adesso vai oltre”, grazie, questo lavoro è prezioso.
Questa non sei tu, e il piccolo te, il grande Tu è oltre questa nebbia psichica che aspetta di conoscertisei una Sacerdotessa, e lo scoprirai da te!
Io ricordo benissimo tutte le mie vite precedenti sono una donna mi chiamo Lucia e rammento che nelle mie varie vite precedenti ero di sesso maschile mi chiamavo Damian vivevo dove vivo tutt’ora in questa vita attuale a Catania ma era nel Medioevo ero una guardia del corpo di una Principessa realmente esistita che si chiamava Maria che aveva 15 anni io rammento che ero il suo innamorato e guardia del corpo e che io e mio fratello maggiore l’aiutammo a fuggire dal castello Ursino perche’volevano salire al posto suo sul trono e ucciderla e io per salvarla insieme a mio fratello maggiore riusci’nell’intento di farla fuggire ma venni ucciso da un uomo e caddi da una delle torrette del castello e mentre precipitavo le voci di questo mio fratello e della Principessa mi sono rimbombate nelle orecchie urlavano questo nome Damian!poi altri ricordi di vite precedenti vivevo a Parigi negli ultimi momenti di vita della Regina di Francia Maria Antonietta che mi partori’nella cella della Concergerie e rammento il suo volto la Sovrana era molto bella anche se lievemente sciupata dall’essere rinchiusa in prigione aveva gli occhi azzurri un naso lievemente aquilino labbra sottili e belle e lunghi capelli ormai divenuti bianchi mi tenne poggiata sul suo petto e piangeva dicendo la mia piccola Rosellina poi una contadina dai capelli neri giovane bella mi prese e mi porto’con se e vissi in una casa molto povera insieme a lei e a suo marito che si chiamava Angelo non rammento il nome di questa mia madre adottiva poi altre vite precedenti vivevo nell’attuale citta’dove vivo tutt’ora Catania ed ero cugina di una donna Ebrea realmente esistita Angelina Mioccio i miei genitori erano i suoi parenti e si chiamavano Linda e Ludovico avevo un fratello gemello rammento il bel viso di questa donna che poi vidi nella vita attuale navigando su google questa foto di questa donna vissuta nella Catania del 1911 e morta suicida causa un matrimonio imposto la donna venne poi imbalsamata e traslata in una cappella del cimitero di Catania e rammento nella vita precedente che questa giovane ragazza di soli 19 anni era molto dolce bella di viso ma mai che sorrideva gentile con me e quando l’andavo a trovare con questi miei genitori della mia vita precedente mi faceva una carezza sul viso e mi offriva dei biscotti non posso far visita a questa donna che in una vita precedente era mia cugina la cappella in cui giace il suo corpo imbalsamato e’in stato di totale abbandono e degrado la sua salma posata dentro una teca dal vetro rotto e l’entrata della cappella ormai chiusa da una lastra di ferro per impedire a chi entra nel cimitero di potere accedere nella cappella la sua storia l’ho letta su google e quando vidi la sua foto rammentai tutto che era una mia cugina di una vita precedente vorrei vedere questa salma di questa mia cugina precedente ma non posso andare al cimitero e poterla vedere lei Angelina mi viene a trovare nei sogni vorrebbe la pace visto che non c’e’nessuno dei suoi discendenti di quest’epoca disposto a darle degna sepoltura o occuparsi della sua salma imbalsamata e della cappella in degrado vorrei ritornare nelle mie vite precedenti mi sento fuori posto e fuori luogo nella vita attuale vorrei rivedere la mia cara cugina Angelina mia madre che era la Regina di Francia Maria Antonietta ho la fortuna che in questa vita attuale su facebook ho fatto amicizia con una donna che ha il volto della mia cara mamma Austriaca Maria Antonietta e ne veste i panni in rappresentazioni del carnevale di Venezia e quando la vedo in video chiamata mi vengono le lacrime agli occhi e penso che sia la reincarnazione della mia dolce mamma Austriaca Maria Antonietta
Giusto un curiosità. Adesso che la tua identità è quella di Lucia cosa ne è delle precedenti identità? Attualmente esistono da qualche altra parte? C’è la possibilità che possano interagire tra di loro?
Saluti a Noi Lucia
Grazie Anima per aver condiviso la tua storia, mi permetto di dirti: ora sei qui, e se vuoi viaggiare nel passato, ogni volta che pensi ad esso e il futuro devi portarli nel presente, così lo farai collassare assieme al futuro, e prenderne il controllo nel Qui ed Ora.
Grazie
Abbraccio
Io non ricordo nulla invece delle mie vite precedenti……solo una sensazione…una volta….sono andata in gita a Pisa doveva essere una giornata piacevole e invece a causa della mia sensazione si è trasformata in una tragedia……ero nella piazza dei miracoli…ad un certo punto ho provato del terrore, paura voglia di andar via di li e me ne sono andata. Mi sono avvicinata a questo mondo perchè ho perso da poco mio fratello, era la mia unica ragione di vita……..ho bisogno di sapere che lo rivedrò….
TI CAPISCO ECCOME SE TI CAPISCO…io sono sempre stata attratta da questo argomento, in questi miei ultimi 20 anni ho letto un sacco di libri in merito…mi sentivo la regina in questo campo di conoscenza e che sicuramente io avrei affrontato tutto in modo sereno e consapevole….ma ora che ho perso entrambi i miei genitori, a distanza 5 mesi uno dall’altro….sento che la mia vita non ha più un senso…..mi sono dedicata anima e corpo a loro, in questi ultimi 15 anni…per me è come aver perso due figli….quindi desidero solo raggiungerli al più presto…ci univa qualcosa di speciale…in particolare con mia mamma…lei sentiva le cose…spesso mi diceva cose che erano accadute o sarebbero accadute….ma non mi ha preparata certo alla sua morte…arrivata di improvviso….vorrei venissero in sogno…a calmarmi..a tranquilizzarmi…vorreia bbracciarli…baciarli…e invece niente…sono trascorsi 9 mesi dalla perdita di mia mamma e 4 da mio papà…certo che ho avuto delle percezioni della loro presenza ma io vorrei di più…..Con la loro perdita ho perso tutto….Voglio solo andare d loro….
No ! io nn ricordo affatto del mio passato. Solo, vagamente, mi è sembrato di essere vissuto nei tempi dei Romani. Ma solo xkè lo studiavo a scuola ! Poi.. Nulla. I miei sogni li ho sempre interpetrati come una mia situazione reale. Forse il mio dubbio è: se effettivamente io ero in un altro pianeta. Xkè credo di essere un ET. Non sto scherzando. Vivo e vedo molte cose ke avevo vissuto !
Salve a tutti, sono un semplice ragazzo di 20 anni che ,nel bel mezzo della notte, ha iniziato a pensare alla reincarnazione..boom, così, senza un senso logico. Leggendo i vostri commenti ho ascoltato e riflettuto riguardo questo argomento cosi vago e mestierioso. La mia domanda è : “è possibile che le nostre paure derivino da qualcosa accaduto nel passato, magari in un’altra vita?” oppure vedendolo in un modo opposto “è possibile che ciò che noi oggi amiamo fare, sia una suggestione dei nostri ‘noi’ precedenti”. So che magari sono domande strane, a cui non deve essere per forza concessa una risposta, però ,questi dubbi che da un momento all’altro pervadono i miei pensieri devono pur avere uno scopo. Magari sono solo dei meri capricci.
Ciao Raul, le tue supposizioni dettate dal tuo lampo di riflessione sono valide e concrete, non c’è nulla di astratto. Il fatto stesso che questo lampo di pensiero, “senza senso logico”, sia finito nella tua mente ha una sua spiegazione, altrimenti dovremmo tutti immaginare una realtà che si muove “a caso”. Vista la tua giovane età e vita la tua curiosità, mi permetto di consigliarti il libro “Il codice dell’anima” dello psicoanalista e filosofo americano James Hillman. Un’opera che non parla solo di reincarnazione, ma di qualcosa di ancora più profondo. Un abbraccio
Io ho vissuto attraverso i registri Akashici, la mia iniziazione da uno shamano dell’Africa Meridionale, ero piccola avevo 5 anni, ricordo ancora l’umidita’ sulla pelle, il peso di questa corona di sul capo, i fumi e gli odori, la luce della fiamma dei falo’.
Ho sempre saputo di avere dei doni, ma io ho 43 anni , ci ho messo 26 anni ad accettare chi sono, ma tu, non aspettare. Fatti aiutare ad aprire i tuoi registri, persone come te , come me, sono venute con la missione di “risvegliare” l’umanita’ e magari se calcoli la tua data di nascita , tu sei il numero 7, al massimo un 9. Sii te stesso sempre e comunque..
Salve, sono uno psicologo specializzando in psicoterapia psicoanalitica con interesse su ipnosi regressiva. Avendo sempre ricordato una presunta vita precedente nell’Antico Egitto come in Grecia, sto approfondendo la tematica.
grazie
Salve Vincenzo, la ringrazio per essere passato a leggere un mio articolo, spero possa esserle stato utile per i suoi approfondimenti. Buona giornata!
Salve, quando ero piccolo ho avuto ricordi confusi di luoghi, persone ed esperienze. Da subito sono stato appassionato di aerei e di volo. A 6 anni mio padre mi portò a volare con un piccolo aereo, il pilota mi fece provare a pilotare.. era come se l’avessi sempre fatto. Negli ultimi anni provo un forte interesse per il Nord Africa e per la tragedia ivi avvenuta nelle battaglie della seconda guerra mondiale. Contemporaneamente sono attratto dalla vita marinara dei navigatori del XVII secolo. Penso che in qualche altro “contenitore” sono stato presente in questi avvenimenti.. Ho sempre avuto la convinzione che non può esistere solo una vita.. non è comprensibile per me il passare l’eternità a contemplare Dio o a patire all’inferno.
Buona vita a tutti!
Grazie Andrea, per averci raccontato i tuoi “ricordi” e sono convinto anch’io delle tue convinzioni!
Io ho la netta sensazione di ricordare di essermi svegliata nella tomba e di aver provato quella orribile sensazione di paura senza via d’ uscita. Moltissimo tempo fa. Ero un uomo.
Salve Vincenzo e salve a tutti. Anche io mi chiamo Vincenzo e avendo dubbi sulla reincarnazione ho voluto cercare su internet scegliendo questo come primo risultato. Ho letto molti commenti e sono rimasto abbastanza sconvolto perché non mi aspettavo tutte queste persone. Ho deciso di scrivere perché sono sempre stato appassionato dalle stelle e dall’Egitto come d’altronde mio padre. Passo molte serate sotto il cielo in attesa di vedere qualcosa che mi possa far ricordare o semplicemente mi faccia sentire più vivo. Da piccolo ho anche iniziato a dire con ingenuità che io sul mio petto ho la mappa dell’Egitto e adesso che ho 20 e sono appasionato su queste cose ho fatto un paio di ricerche e la situazione mi ha sconvolto. Io sul petto ho 4 nei messi in una determinata posizione che costituiscono le 3 grandi Piramidi di Giza ovvero Cheope, Chefren, Micerino e la Sfinge. Non ho nessun ricordo ma mi sento legato a qualcosa che riguarda l’Egitto, l’Impero Romano nei tempi di Giulio Cesare e anche qualcosa riguardante la Grecia. Nel 2018 ho anche avuto una strana esperienza con molti testimoni per quanto riguarda i fantasmi (niente di satanico) per quello che ho capito riguardante qualcosa del 1900 ma si è arrivati ad un punto in cui si parlava di un certo Marco Antonio di cui infatti è strano che questa cosa sia successa a me e mio padre in contemporaneo. Il mio secondo nome e Marco e mio Padre si chiama Antonio. E cercando su internet ho visto anche che Marco Antonio (dei tempi dell’impero romano di Giulio Cesare) avesse una scultura che è identico a mio padre e somiglia molto a me. Ho anche fatto vedere le foto ai miei parenti presenti quel giorno e sono rimasti sconvolti dalla somiglianza. Sono sicuramente molto curioso di sapere per essere anche più tranquillo io stesso e inoltre voglio sapere per capire cosa voglio fare nella vita per rimanere molto soddisfatto. Intendo come ambito lavorativo, sociale e come affrontare il futuro. Come ho visto da altri commenti noto che altre persone vivono in Sicilia e sarei orgoglioso di conoscerle dato che anche io vivo in Sicilia
Ciao Vincenzo, grazie per questo tuo commento, come hai potuto notare io li pubblico tutti, proprio per far sì che la gente possa leggere queste storie di vita e non sentirsi “strana” nel porre l’attenzione verso certe coincidenze, verso ricordi di vite passate e fenomeni simili che, a quanto apre, sono in forte aumento. Il mio consiglio è: non abbandonare la via, sei giovane, continua a cercare e informarti, sono certo che presto troverai risposte molto interessanti lungo il tuo percorso.
Io ci credo fortemente e penso che non ci sia nulla di male a scoprire il nostro passato .Anzi spesso e la strada verso l evoluzione io tante cose che ho visto nelle mie vite precedenti sono state da insegnamento e ricordarle non ha fatto altro che confermare tutto questo . Ora anche la fisica quantistica ne parla e ne sono felice considero le mie vite passate come delle lezioni importanti da costudire nulla di piu . Penso inoltre che la curiosita non sia un male anzi puo essere uno modo per evolvere come anima ! Di sicuro sono una persona diversa migliore rispetto a prima .Se non sai chi sei non puoi sapere dove vai
Buongiorno. Mi chiamo Silvana, ho perso il mio compagno di tutta la vita, il 23 novembre, lui era una persona speciale si occupava e sapeva tantissime cose senza mai averle studiate. Si figuri che 15 giorni prima di andarsene per un infarto mi disse che tra me e lui sarebbe passato poco tempo, insomma che uno avrebbe seguito l’altro. Non sono preoccupata credo come lui nella reincarnazione, anche perchè da bambina avevo sovente dei ricordi. Ringrazio il cielo per aver conosciuto il mio amore. E auguro buona vita a tutti
Grazie della sua testimonianza Silvana, le perdite lasciano sempre un vuoto intorno a noi, ma chi è consapevole che questa vita altro non è che un giro di giostra, sa che c’è un posto dove le anime si incontrano di nuovo in attesa di salire per un nuovo giro di giostra . Buona vita a lei.
Nella pianura del fiume Lete invece, dimentichiamo l’ambito e le circostanze in cui sono state fatte le esperienze,perché è giusto che sia così, altrimenti il “ricordare una vita precedente” ci porterebbe ad una grave mancanza di libertà, in quanto saremmo incapaci di vivere il nostro presente e resteremmo condizionati da situazione passate.
NON sono d`accordo, serve saperlo non solo per capire certe cose strane o brevi ricordi sensazioni fuori dall`ordinario ma, anche per non fare gli errori del passato e magari per ricordare cose importanti che possono servire anche in questa vita.
Condivido le esperienze di coloro i quali scrivono in questo blog, come altre persone che ho avuto modo di ascoltare al di fuori. Credo e non discuto assolutamente! Credo per una mia personale convinzione, come sono convinto a proposito dei bambini cristallo e di altre sporadici fatti, che il ricordarsi le proprie vite passate, abbia un limite di tempo, il ricordo di vite passate resta ancora nell’attuale realtà, perché come succede nei computer, il reset della memoria precedente non è stato ancora definito, per cui restano ancora in memoria sprazzi di tempo passato, con il passare degli anni, volendo fare un paragone con il nostro PC, sopraggiunge la realtà attuale che riesce a sovrascrivere la vecchia memoria, riempiendo completamente il file, nel momento, vuoi per curiosità, vuoi per fatti contingenti, vorremo ricordare cosa è stato cancellato, non essendo capaci di farlo da soli, ci rivolgiamo ad un esperto capace di far riemergere temporaneamente i vecchi file, così capita anche per noi esseri umani, non conoscendo altre tecniche naturali e vogliamo, a tal proposito, sapere a tutti i costi, cosa ci martella nella nostra mente, ci rechiamo da un esperto, che con sedute di ipnosi regressiva potrebbe darci la possibilità di far riemergere gli antichi ricordi ed antiche vite vissute. Un mio pensiero!!
Grazie Francesco, per questo tuo commento arricchito con un parallelismo a mio avviso molto azzeccato. Del resto… il computer è un’invenzione dell’uomo fatta a sua immagina e somiglianza e le analogie che si possono riscontrare sono davvero parecchie. Però, restiamo nella sfera della mente umana. La mente è, a mio avviso, solo un varco per accedere a qualcosa di molto più complesso e meno tangibile.
Buona sera,
Grazie per il tuo articolo. Vorrei dire molte cose ma non so da che parte iniziare. Ho studiato l’esoterismo per molti anni ed ora posso dire che è dentro di me, fa parte di me. Credo nella reincarnazione e condivido tutto ciò che hai detto nel tuo articolo. Mi sembra che i miei sogni mi diano un messaggio di ciò che sono state le mie vite precedenti ma non riesco a metterle in ordine. Scusami, ti abbraccio
Grazie Loredana, per questo tuo commento affettuoso. Le vite passate difficilmente appaiono in ordine, così come per noi viene difficile collocare con esattezza un ricordo del nostro passato, qualcosa che può essere successo 20 o 30 anni fa. A volte ricordiamo solo che è successo, ma non abbiamo la certezza cronologica di quando precisamente sia avventuro. Allo stesso modo viene difficile collocare i vari ricordi di vite passate in un ordine temporale ben definito. E visto che si parla di “tempo”, ne approfitto per consigliarti la lettura del mio libro “Schiavi del Tempo”. Un abbraccio.
Ho ricordi di luoghi mai visti nella vita. Ho ricordi di guida di un camion probabilmente in un paese dell’est e ricordo anche un nome che forse era il mio. Ho sempre saputo guidare anche prima di aver preso la patente. Ho 56 anni e spesso ritrovo in me, facendo autointrospezione ricordi di persone passate in varie epoche. Ovviamente farciti come siamo di materialismo della vita quotidiana, mettici anche l’ oscurantismo cattolico che non vuole perdere nella nostra società, la gestione del credo collettivo, è difficile condividere queste sensazioni con le persone. Però è forte in me la convinzione che l’uomo sia fatto di materia ma anche di spirito e questa energia non finisce con la morte. Forse fra 1000 anni sarà tutto chiaro.. oggi forse è ancora troppo presto.
Grazie per questa tua testimonianza Sergio. Non so se fra 1000 anni sarà tutto chiaro, probabilmente lo era qualche millennio fa, quando circolava un sapere che ormai è andato perso, distrutto.
Io da bambina ho sentito dentro di me la reincarnazione e penso che altre persone si reincarnano in noi durante la nostra vita e ci scelgono e vedono con i nostri occhi ed altri invece ci stanno vicini e sento la loro presenza e non mi sento mai sola perché sento che sono persone che mi vogliono bene.
Grazie per questo tuo pensiero Giusy.
vorrei chiedere, quando si muore si dice che si viene accolti da qualche familiare. Ma come può avvenire se il familiare si è incarnato in un altro corpo? Grazie
Dovresti chiederlo a chi lo afferma, perché questo io non l’ho detto. Quello che posso dirti è che fra una incarnazione e un’altra passa sempre del tempo, non c’è subito la rinascita dopo la morte, ma il processo è un tantino più lungo.
Ciao,Rosaria mia nonna prima di morire ha nominato ad alta voce i nomi dei figli che erano mancati come se fossero vicini a lei,era spaventata e sembrava volesse mandarli via..la cosa che mi ha stupito é che ha nominato il nome di una figlia mancata pochi giorni prima e che lei non sapeva fosse mancata..anche io ho avuto la stessa domanda in testa..questo venerdì però andrò a una seduta di ipnosi regressiva
Buonasera….questo articolo a mio avviso è molto interessante, poiché dentro di me ho sempre creduto in questo…ho avuto tanti dejavu nella mia vita…sono nella fase di studio di questa nuova per me presa di coscienza, sto leggendo e mi documento moltissimo…e ogni volta che leggo qualcosa come questo articolo, mi sento sempre più leggera…sempre più serena….come se ogni volta aggiungessi un tassello ….ciao da claudia…un abbraccio virtuale
Claudia, mi fa piacere di aver contribuito nel mio piccolo ad aggiungere ulteriore presa di coscienza nel tuo percorso di crescita personale. Tassello dopo tassello vedrai che il disegno della vita apparirà sempre più nitido. Un abbraccio e grazie per essere passata da qui.
Vorrei chiederle il suo parare sulle morte dei ragazzi
Cioè se L evoluzione cognitiva ci porta alla conoscenza
Profonda del Io
Perché ci sono anime che appaiono e scompaiono con
La stessa velocità
Premetto che sono molto devota al mio Dio Cristiano
Ma so per certo che il nostro Dio ci rimanda sulla terra
Per arrivare ad un livello superiore degno della vita eterna
Ciao.
Io dall età di 4 anni circa ricordo la mia reincarnazione. Nel mio percorso in questa vita altre cose “strane” me ne sono successe . Ricordare non aiuta ad evitare. Rimane un dolore animico una forte nostalgia verso qualcosa che la mia mente e le mie parole non sanno descrivere. Colgo anche lo scetticismo di chi quando racconto non crede o mi ritiene folle. Cerco sempre qualcuno che abbia provato ciò che ho provato io. Sono contenta di ricordare ma non vivo nel qui e ora.
Credo sia possibile bloccare il ciclo di vite solo imparando a lasciare andare e a perdonare gli errori umani che noi stessi abbiamo commesso.
Se non i riusciamo ora da vivi poi è peggio.
Buongiorno.
Ho letto con interesse l’articolo. La mia domanda è la seguente:
Visto l’aumento esponenziale della popolazione umana, da dove viene un così gran numero di anime? Esiste una “sorgente ” di anime?
Grazie
Luca
Ciao Luca, a mio avviso non bisogna commettere l’errore di considerare la Terra come l’unico posto dove un’anima universale possa incarnarsi, o comunque, manifestare la propria presenza. Sono convinto che i luoghi sono molti di più e di conseguenza c’è un gran giro di anime 😉
buongiorno , a questo proposito vorrei collegarmi ad una mia sensazione che ho da sempre quando , a cielo sereno , vedo orione , non mi prendete per matta ma io sono sempre stata convinta e dico SEMPRE fin da piccola che la mia casa non era sulla terra ma in un pianeta sulla cintura di Orione .
tutte le volte che lo guardo ho solo queste parole VOGLIO TORNARE A CASA .
Arrivano da altri sistemi.
Credo di avere vissuto altre vite e credo sopratutto che questa che sto vivendo sia una vita molto importante una sorta di ‘giro di boa nella mia esistenza’ Credo anche di aver incontrato in questa vita anime che avevo incontrato in altre vite altrimenti non potrei spiegare il motivo del cosiddetto ‘colpo di fulmine’ (che ho vissuto) nè il ‘come conoscersi da sempre’ provato nel parlare con perfetti sconosciuti
Grazie Maria Grazia, per questa tua testimonianza.
Salve, anche io sono propenso a credere che esista la reincarnazione, da delle intuizioni che potrebbero essere insignificanti ma poi si sono rilevate intense. Per esempio: mi è sempre stato detto che nel fare delle cose nessuno nasce imparato. Nella primavera del 2008 fui ospite di un laboratorio di ceramica, cominciai a giocare con questa argilla grigia, e da lì cominciai a modellarla e creare un capannone (modellino) di bestiame, successivamente un baluardo, poi cominciai a modellare dei volti e vasi artistici ed altri modelli, senza che nessuno mi insegnasse come si usa l’argilla.. Prima di quel periodo non sapevo neanche cosa fosse l’argilla… Ma se nessuno mi insegnò ad usare e modellare l’argilla, e non facendo nessun corso di ceramica, che spiegazioni posso trarre da questo?
Potrebbe trattarsi di esperienza maturata in passato, in altre vite, è una spiegazione plausibile. Non avrai la certezza, ma può essere un tassello importante che, messo vicino ad altri tasselli, potrebbe rivelarti un disegno di vita molto più ampio. Consiglio sempre di prendere nota e appuntare i propri “ricordi”. E rileggerli nel tempo.
Salve, sono d’accordo sul fatto che c’è una precisa motivazione se il ricordo di vite passate ci è precluso e sono d’accordo che non bisogna forzare questa serratura, perché se c’è un blocco è per il nostro bene e molto spesso non si è pronti a gestire certe cose. Tuttavia non è una regola fissa, a seconda del proprio percorso di maturazione e della capacità di gestire eventi passati nella nostra attuale incarnazione, c’è la possibilità che ci vengano sbloccati frammenti di vite passate. E’ quello che sta succedendo a me ultimamente. Mi è concesso di vedere brevi istanti di vite passate, anche eventi molto traumatici. In particolare mi è stato concesso di vedere e sentire cosa mi è accaduto partendo dal momento della mia ultima morte fisica e disincarnazione, passando per ciò che ho vissuto in quel posto che non so come definire se non aldilà, fino al momento in cui mi sono legato al mio attuale corpo (che era un feto ovviamente). Tutto questo però non è casuale, risponde a precisi schemi e insegnamenti che chi mi segue vuole impartirmi, assecondando le domande che pongo. adesso che sono pronto a gestire queste cose e non prima. io non posso che essere infinitamente grato di questo!
Grazie per questa tua testimonianza Paolo. Casi come il tuo iniziano ad essere abbastanza frequenti ma, appunto, trattarsi di “percorsi” e non forzature. C’è una sorta di apertura nei confronti delle vite precedenti, come se l’esistenza stesse preparando l’umanità per un nuovo “senso” percettivo, ma è ancora troppo pesto per divulgare questa cosa che potrebbe sconvolgere la vita di molti. Meglio lasciarla accadere, che cercarla.
Paolo.
Ciao finalmente ho trovato una persona con ricordi simili ai tuoi. Non siamo pazzi allora.
Da quando sono piccolo ho sempre davanti ai miei occhi 2 immagini.
Un vecchio arco in mezzo alla natura, alberi,cespugli ,con un cancello nero un po’ arrugginito, direi vissuto.
La seconda immagine è una foto in bianco e nero di un uomo giovane, sulla 30ina o poco più,ha un vestito nero e camicia chiara,la foto è in bianco e nero,ha gli stessi tratti di mio padre,io somiglio molto a mio padre.
Il luogo è il mio paese natio.
Io quella foto non l ho mai vista in realtà, e quell arco lo vedo spesso, è fuori paese,ci passo spesso in auto davanti e quando lo vedo mi sento sereno.
Queste 2 immagini ogni tanto mi vengono in mente da sempre,da quand ho coscienza fino ai miei 30 anni.
Ho come la sensazione di esser stato un mio antenato bo..
Mio nonno è morto 1 anno prima che io nascessi,non l ho mai conosciuto.
Grazie per la tua testimonianza Valerio, particolare e vissuta. Lasciare aperta la possibilità della reincarnazione significa anche offrire nuove chiavi di lettura a fenomeni altrimenti inspiegabili.
Colui che scopre l’interpretazione di queste parole non gusterà la morte :”Cerca e non desistere dal cercare fino a quando non avrai trovato ; quando avrai trovato ti stupirai . Dopo esserti stupito ti turberai e dominerai su tutto” Vangelo di Tomaso La reincarnazione era parte integrante del protocristianesimo , le parole del più grande spirito incarnato sulla terra ne sono fede. Ma bisogna cercare…. Cari saluti
La vita stessa è ricerca… ricerca della verità, del senso, della felicità, dell’amore, della pace. Grazie per essere passato da qui in questa vita.
Ho sempre voluto un pubblico fin da piccolo davanti a me per trasmettere il mio messaggio come attore lavorando in TV poi sono diventato musicista, poi cantante, giornalista, e alla fine ho capito perché avrei voluto il pubblico in questa vita.. ad un certo punto ho sentito un richiamo andando verso l India sono stato con asceti e sadhu per un lungo tempo a fare meditazioni e mantra e più stavo con loro più sentivo che loro erano come una famiglia che ho sempre conosciuto.. E ora in questo momento il mio pubblico sono i miei allievi nel mio tempio dove insegno yoga e filosofie orientali. Alla fine ho capito che il pubblico che sempre volevo fin da giovane era ciò che dovevo diventare lasciare un messaggio d amore ad ogni essere sulla terra. Grazie per questo sito. Namaskar
Bellissimo questo tuo messaggio Krystof, frutto di una consapevolezza interiore acquisita nel tempo. Il tempo… spesso è proprio lui a rivelarci le chiavi di lettura che in un certo momento sembrano non esserci ma poi, appunto, con il tempo e con la saggezza, arrivano. Ora sei pronto a fare dono di questa grande lezione di vita. Grazie per essere passato a leggermi e per averci raccontato la tua esperienza di vita.
Buonasera, da sempre sono terrorizzata dalla morte e in particolare dalle malattie. Spesso provo la sensazione di star per morire, anche se non mi sta succedendo niente, e mi sento sconvolta. A volte credo che questo possa dipendere da qualche ricordo di una vita precedente, come se avessi già sperimentato la morte e conoscessi la sensazione del “passaggio”. Inoltre, durante la mia adolescenza mi sentivo perseguitata dal numero 222, era come se mi seguisse. Una sera ero con un caro amico vicino a un benzinaio e improvvisamente il costo della benzina è cambiato in 222 sul tabellone. Anche il mio amico lo ha visto (sapeva della mia ossessione) ed è rimasto sconcertato. Molti anni dopo ho letto di altre persone ossessionate da questo numero. Mi chiedo quale significato possa avere. Un abbraccio a tttti
Ciao Stefania, ti invito ad approfondire le tue “coincidenze” con un esperto di numerologia, cosa che io non sono. Di certo c’è un significato da codificare e potrebbe appartenere a qualcuna delle tue esistenze passate. Grazie per aver raccontato qui un frammento della tua vita. Un abbraccio!
Io sono sempre stata affascinata dalla reincarnazione. Sono appassionata degli anni 50 e 60 e tutt’ora vivo mentalmente in un ambiente vintage, dalla musica ai vestiti, fino ad arrivare al modo di essere e di pensare. Mi sento particolarmente legata a Liverpool, tanto da fare ricerche continue su YouTube per trovare video che trattano di Liverpool negli anni a me cari citati sopra. Qualche mese fa mi fu regalato un libro scritto dalla sorella di John Lennon che parlava di tutta la loro vita famigliare dagli anni 30 fino alla morte di Lennon. Questo libro mi ha molto colpita e nel giro di pochi giorni ho finito la lettura tutta d’un fiato. Mi sono sentita parte integrante di quello che c’era scritto ed ho sentito le forti emozioni che provavano loro a quel tempo. Non so in che modo, ma mi sento molto legata a John Lennon. Premetto che sono fan dei Beatles, ma anche di altri artisti. Il fatto è che mi sento legata a lui. C’è chi dice che di faccia gli somiglio e oltretutto ho la sua stessa bolla sulla fronte e nel suo stesso punto, che fuori dal campo medico viene chiamata “bacio dell’angelo”. Non so per certo quello che sento e se c’è qualche legame, ma mi sento molto vicina a lui, tanto da aver visto un suo documentario e al momento della scena in cui viene e ucciso scoppiare a piangere pesantemente.
Sicuramente c’è un legame che ti unisce alla grande figura di Lennon, molto singolare anche la questione della somiglianza fisica. Dovresti continuare nel stimolare queste tue sensazioni per capire cos’altro può venire fuori. Grazie Martina, per aver descritto questa tua singolare esperienza.
Per favore Martina, se può mi contatti
Ciao Martina! Vorrei chiederti una cosa, cosa intendi per “bacio dell’angelo”? Ho una voglia sulla guancia destra e mia madre l’ha sempre chiamato così. Sono convinta che le voglie siano delle cicatrici di dolori fisici che ci hanno portato alla morte nella vita precedente
La memoria di una persona è nel cervello, con la morte non è possibile che si trasferiscano queste informazioni.
In un futuro prossimo se possibile avanzare con il biohacking si può pensare a trasferire la conoscenza in modo più veloce e rapido senza parlare dell’eventuale tuning sul dna.
E’ sicuramente, più probabile che si nasca di nuovo in altra forma che di sicuro non controlliamo noi in nessun modo.
A mio avviso dimentichi un aspetto ben più importante del cervello: la mente.
Ottimo articolo Ivan, sei davvero molto bravo e preparato.
Ne Il LIbro degli Spiriti di Allan Kardec viene spiegato molto bene perché dimentichiamo le esistenze passate. Le domande sono la 392 e 393. Inoltre, alla domanda 386 viene spiegato che il ricordarsi delle esistenze passate avrebbe inconvenienti più gravi di quello che possiamo pensare. In alcuni casi vivremmo una esistenza terribile e si potrebbe addirittura diventare matti. Quindi, l’oblio è in realtà una grande benedizione, perché ci evita le tragiche conseguenze dei ricordi di cose negative che abbiamo fatto o che ci sono state fatte. Come giustamente hai detto, quello che è veramente importante è che portiamo il nostro bagaglio esperienziale, utile per la nostra evoluzione.
Ottima osservazione Tore, prenderò una copia de “Il Libro degli Spiriti” di Allan Kardec che, lo ammetto, non ho mai letto. Ma il tuo intervento non solo ha destato la mia curiosità, ma anche il mio desiderio di saperne sempre di più. Quindi grazie di cuore per essere passato da qui e per il tuo prezioso consiglio.
Buon pomeriggio! Io ho 55 anni, ma già da piccola avevo tanti ricordi che non riuscivo a codificare e decifrare… credo di aver vissuto almeno cinque vite: in una sono morta bambina ed ho conosciuto Giordano Bruno. In un’altra ho vissuto nel medioevo nell’attuale Germania, dove mi occupavo di musica e lingue antiche. In un’altra ho vissuto tra il Marocco e l’Andalusia tra i Mori, ero una donna di spettacolo, una danzatrice. Devono avermi torturata e tagliato la lingua. Il ricordo del dolore e il sapore del sangue, il taglio, la lama sulla lingua mi atterrisce. Attualmente in casa mia non esistono coltelli, solo uno piccolo e spuntato per qualche necessità, io spezzo tutto ma non taglio. Ma io ho vissuto anche in Francia. Sono nata a Parigi nel 1891 e morta nel 1951. Ero una cantante e mi chiamavo Marguerite . Posso descrivere i suoi dolori, dispiaceri…per anni sono stata ossessionata dai ricordi. Da bambina mi vestivo con gli abiti della mia bisnonna e sono sempre stata ossessionata dal bisogno di rientrare a casa, quella che sento come casa Parigi…della mia vita come Marguerite tornano molte cose nella mia vita attuale, in tutte le vite sono stata una musicista. A tre anni leggevo e parlavo diverse lingue. ….oggi sono una musicista, cantante e parlo diverse lingue, molte antiche. Ermelinda
È sorprendente come lei riesca a ricordare molti dettagli delle sue vite passate, così come sorprendenti sono le “doti” portate nella sua attuale vita. Certamente non possono essere etichettati come una semplice coincidenza. Quindi grazie per averci parlato della sua vita attuale e quelle passate, una testimonianza preziosa e notevole.
Ciao Silvana e ciao a tutti. Un mese fa è morto il mio unico grande amore. Da 4 anni parlavamo e ci scrivevamo tutti i giorni per diverse ore. Abitavamo in due diverse città e la sua malattia ci ha impedito di incontrarci. In realtà io lo avrei raggiunto anche sulle ginocchia ma lui, che era bellissimo, viveva a disagio questa sua condizione, pur con immensa sofferenza ho assecondato questo suo desiderio in attesa della sua guarigione, ci abbiamo creduto fino alla fine. Scrivo qui questa mia esperienza perché voi siete aperti e liberi dai pregiudizi e penso che mi crederete quando vi dico che il nostro tempo tutti i giorni era scandito da episodi telepatici in cui lui guardava il mare davanti alla sua casa e io in quel momento sentivo una leggera brezza e l’odore del mare, se mi svegliavo alle 3 del mattino e mi veniva voglia di scrivergli lui era già su Skype a scrivermi rivelandomi il suo immenso bisogno di respirare attraverso un contatto con me. Immaginavamo di abbracciarci fortissimo e sentivamo la reale sensazione dell’abbraccio. Ma potrei raccontarvi tanti altri episodi che ci hanno fatto capire di essere un’anima divisa in due. Ci desideravamo con il corpo e con l’anima e agognavamo il momento in cui ci saremmo potuti finalmente abbracciare, ma il mio tesoro è volato via. Il trapianto cui è stato sottoposto è andato bene, ma il suo cuore si è fermato e non si è più svegliato. Proprio in quei momenti io gli scrivevo rivelandogli di sentire una estrema sensazione di pace, credevo che l’operazione fosse andata bene invece sentivo finalmente la pace della sua anima dopo tanta sofferenza. Mi ha contattato sua sorella rivelandomi la realtà e buttandomi nella disperazione più totale. Il mio dolce tesoro mi ha lasciato una lettera stupenda e struggente allo stesso tempo in cui mi diceva che se non ce l’avesse fatta avrebbe chiesto di diventare il mio angelo custode perché tutto quell’amore che provava per me doveva in qualche modo raggiungermi. Non potrò mai abbracciare il mio tesoro, non potrò mai vedere i suoi bellissimi occhi azzurri, non potrò sentire battere il suo cuore, non sentirò il suo respiro… Ma poi mi calmo e mi dico che un amore così grande che andava oltre lo spazio e il tempo, interrotto prima che potessimo abbracciarci con il corpo oltre che con il pensiero non può finire e magari potremmo incontraci in una nuova vita o in questa se lui è riuscito a raggiungermi in qualche modo, spero solo di riconoscerlo… Posso sperare in una vita in cui potrò abbracciarlo e amarlo come non ci è stato concesso in questa vita? So di sembrare matta, in realtà sono sempre stata una persona molto razionale e lo sono anche ora. Un’energia così potente può morire definitivamente senza un senso? Non credo… non posso crederci. So che il suo ultimo pensiero sono stata io. È andato all’ospedale con la speranza di potermi presto abbracciare e io credo che prima o poi accadrà…. Potete dirmi qualcosa a riguardo? Un abbraccio…
LA reincarnazione per chi non ci crede io posso solo dire di non ricordare nulla delle mie vite passate ne tantomeno se sono vissuto precendentemente a questa vita ,ma posso dire che parlo 2 lingue senza averle mai studiate ne vissuto in quei paesi, quindi forse devo dedurre che ho vissuto altre vite tra Francia Inghilterra .. saluti
Perché no… un motivo ci sarà!
Ciao a tutti, attualmente sto scrivendo un libro con il titolo “La consapevolezza di vivere” in questo libro immagino di fare un percorso come esploratore con dentro al mio bagaglio alcuni attrezzi di lavoro rappresentati: dalle conoscenze scientifiche, filosofiche e spirituali. In questo viaggio mi addentro e affronto tutta una serie di temi, conoscenze, misteri e problematiche varie che riguardano la nostra vita di “homo sapiens” partendo dal concetto dell’universo e via via proseguendo (pianeta terra, inquinamento, inizio della vita, componente materiale dell’uomo, componente spirituale dell’uomo, ecc.) fino ad arrivare allo studio delle religioni e le varie dottrine che li compongono. Tra queste dottrine la reincarnazione è un tema che mi ha appassionato maggiormente e riconosco in questa la possibilità di poter realizzare, attraverso le varie rinascite, quella giustizia divina che noi tutti cerchiamo di afferrare. La persona deve solamente essere responsabile delle proprie azioni verso sé stesso e gli altri. Sicuramente, credere nella reincarnazione elimina la paura dell’inferno eterno che la Chiesa usa per disciplinare il suo gregge e soprattutto aiuta l’uomo ad essere più coscienzioso e ad avvicinarsi molto di più alla propria coscienza. Sono, quindi, d’accordo con l’esposizione che è stata fatta nell’articolo, ma il dubbio più forte su cui non sono riuscito ancora a trovare una risposta nasce anche dalla lettura dei commenti che sono riportati sopra, relativi ad eventuali esperienze sensoriali o extrasensoriali di ognuno di questi lettori sulla possibilità di avere avuto ricordi di vite passate. La domanda che mi sono posto e che quindi pongo è questa: ma se questi ricordi che ritornano non fossero altro che esperienze vissute da qualche nostro progenitore o antenato, i quali oltre a trasmettere alle generazioni future i propri geni riescono a trasmettere anche parte delle proprie esperienze? In tal caso quello che ritorna alla coscienza dell’individuo non sarebbe il ricordo di una vita vissuta dalla propria anima, ma bensì un ricordo vissuto da un’altra persona anche se questa rimane collegata all’individuo in quanto suo progenitore. Non riuscire a trovare una risposta valida a questa domanda rimette tutto in discussione, in ogni caso penso che ogni persona debba trovare il proprio percorso di fede e tale cammino può essere diverso da individuo a individuo l’importante è crederci secondo coscienza. Il cammino qualunque esso sia è solo un mezzo per arrivare alla verità. Un saluto a tutti.
Ciao Francesco, innanzitutto grazie per essere passato da qui, grazie per il tuo interessante e per il commento che offre un importante spunto di riflessione. La tua domanda, o meglio, il tuo dilemma, è lecito e si avvicina alla questione dell’inconscio collettivo propinato da Jung, ovvero un contenitore psichico universale dove vanno a finire tutti i ricordi, i vissuti, forme, simboli, archetipi e via dicendo. Successivamente passò a denominare l’inconscio collettivo in una psiche collettiva. Un concetto molto importante che ti invito ad approfondire, perché potrebbe aiutarti nella tua ricerca.
Nel suo libro “Gli archetipi dell’inconscio collettivo” Jung scrive: «al mondo effimero della nostra coscienza essi comunicano una vita psichica sconosciuta, appartenente ad un lontano passato; comunicano lo spirito dei nostri ignoti antenati, il loro modo di pensare e di sentire, il loro modo di sperimentare la vita e il mondo, gli uomini e gli dei. L’esistenza di questi stati arcaici costituisce presumibilmente la fonte della credenza nella reincarnazione e nella credenza di “vite anteriori”».
In un altro suo libro, “Ricordi, Sogni, Riflessioni”, scrive: «…c’era sempre, nel mio intimo, la sensazione della presenza di qualche cosa di diverso da me stesso: come un soffio che spirasse dal grande mondo delle stelle e dallo spazio infinito; come uno spirito invisibile, lo spirito di qualcuno scomparso da molto tempo, eppure eternamente presente, fin nel lontano futuro…»
Questo per dire che c’è una legge o una regola che, allo stato attuale, può determinare cosa possa essere un campo oggettivo di ricordo e cosa un campo soggettivo. Quello che invece è ormai chiaro è la presenza di ricordi, in mille modi e sfumature, che sicuramente non appartengono a questo presente. Ricondurre tutto ad un contenitore universale può essere un campo di possibilità, ma non credo sia l’unico. L’esperienza personale, come nel caso dei talenti espressi in giovane età, ha una motivazione molto forte e allo stesso tempo singolare e non riconducibile ad un campo universale. E trovo che l’esperienza per ciascuno sia un’esperienza unica e che nessuno può descrivere rifacendosi ad un determinato studio. Significherebbe classificare tutto e tutti e togliere quell’unicità che, a mio avviso, contraddistingue la preziosità di ciascuna vita.
Un caro saluto e buona fortuna per la tua pubblicazione.
Allora il caso Doretey Edy non ha insegnato niente.
Anche io ho dei frammentati ricordi, ero un soldato ricopriva una carica di rilievo, sono morto in Africa ucciso durante uno scontro a fuoco ed il mio corpo divorato dai leoni, infatti sogno spesso attacchi di felini.
Ho scoperto questo blog “per caso” (sete di ricerca) e sono appagato nel leggere “spunti di riflessione” espressi con parole semplici e senza presunzione.
Questa è la mia sensazione, ti leggo volentieri
Grazie Danilo, spero davvero di averti ancora come lettore, è sempre piacevole poter condividere e scambiare alcuni punti di vista. Un abbraccio.
A volte mi capita di avere dejà vù, una volta sognai di essere su una specie di cavallo alato, era un mondo fantastico, tutto stellato come se fossi nell’universo, cascate altissime, era davvero stupendo. Un’altro sogno e durante la guerra, la seconda probabilmente, ero un soldato che stava salvando dei prigionieri, una volta caricati sul retro del camion, arrivano i soldati nemici, e mentre stavano per spararmi, io cercai invano di rispondere al fuoco, ma venni crivellato a morte, ricordo che caddi a terra, e sapevo che era finita, ma, la cosa strana era il dolore, l’ho sentito come se fossi stato davvero sparato con delle mitragliatrici!!
Grazie Domenico, per questa testimonianza che riguarda il tuo mondo onirico, un mondo che ti invito ad approfondire. A presto
Ho 42 anni e ammetto di non aver mai creduto alla reincarnazione ma… C’è un ma.
All’età di 4 anni iniziai insistentemente a dire a mia madre che i tedeschi mi avevano sparato e che avevo 10 anni quando successe. Mamma tuttora ricorda che trovò la cosa bizzarra, perché a quell’età non potevo sapere chi fossero i tedeschi, ma si diede una spiegazione pensando che avessi potuto sentire qualche racconto dai miei nonni. Ma i miei nonni, ringraziando il cielo, erano piccoli all’epoca e vivendo in un paesino di campagna piuttosto sperduto, non hanno mai avuto contatti con soldati di alcuna nazione. Il fatto è che fino a circa 6-7 anni io a quella scena pensavo tutti i giorni, sempre la stessa, sempre coerente. Ma dopo una strigliata di mio padre, convinto anche lui che fosse frutto di un racconto, smisi perché capivo di non essere creduta.
Crescendo non ci pensai più fino a 3 gg fa: ho sognato quel fatto. E l’ho sognato identico a ciò che ricordavo 35 anni fa. Lo stesso identico “flash” : ero china, come nascosta, dietro una vecchia vasca che qualcuno suppongo usasse per lavare i panni. Ricordo una giornata calda, il sole, un salice verdissimo. Ricordo la mia gonna blu, l’odore di polvere. Il soldato che mi vede. I colpi, tanti, la fortissima sensazione di freddo e bruciore insieme.
A 3 come a 7 anni, io avevo questo in testa.
Non so da dove arrivi tutto questo, non ne avrò mai la certezza.
Ma so che fa parte della mia vita attuale e se da un lato mi provoca un forte senso di angoscia, dall’altro mi rasserena.
Non saprei spiegartelo meglio.
Mi piacerebbe moltissimo avere una tua opinione a riguardo…
Ciao Daniela, grazie per questa tua testimonianza molto toccante. Non è semplice offrire un’opinione con così pochi elementi, però mi viene da pensare che la tua esperienza non sia nata in seguito all’ascolto di un racconto, oltretutto sei tu la “protagonista”, quindi ti riguarda direttamente. Una cicatrice profonda, un male interiore difficile da estirpare, ma anche una lezione di vita per stare in guardia dalla cattiveria umana. È possibile che ciò possa accadere, al pari di chi ha sviluppato qualità eccellenti in una vita precedente, tanto da cristallizzarle al proprio interno e portarle con sé in una prossima vita, allo stesso modo un dolore atroce, un momento di oblio, può rimanere impresso nell’animo umano, e ripetersi sotto forma di “ricordo” in una vita successiva. Sono molti i casi di chi si ricorda di essere stato ucciso/a in maniera violenta, quindi da questo punto di vista tutto diventa molto plausibile. Ovviamente è solo il mio parere.
Salve. Ho 47 anni e vivo al nord Italia
Il mio ricordo non è esattamente una vita passata ma ricordo molto nitidamente il momento come di passaggio in cui sono arrivata e ho preso coscienza. Non so come spiegare ma mi vedo piccola senza ancora l’uso della parola che vedo sento e capisco tutto. So chi è mia madre, so che devi piangere per farla venire da me . Sono cosciente di tutto ma è come se nella mia mente fossi adulta mentre il corpo è di bambino piccolo. Ricordo qualcosa come se interagissi con altre anime o altre presenze che negli anni crescendo non ho più percepito . A distanza di tanto tempo questo ricordo è vivissimo dentro me. Riesco a ricordare quasi tutta la mia infanzia e meno l’adolescenza ma non sono mai riuscita a capire chi fossi stata e connettermi con la mia vita precedente e capire lo scopo della mia vita ora , le persone vicine, le persone che abbiamo perso dove sono? Che scopo hanno avuto? Abbiamo amato qualcuno e poi n ricordare nulla .. questo è strano e mi attanaglia ma è come se al di fuori di questa dimensione poi ci si ritrovi
Grazie Nellina, per questa tua testimonianza, è vero che ricordiamo bene alcune fasi della nostra vita, e altre meno, dipende anche dallo stato di lucidità e di presenza. Ricordare quasi tutto della propria infanzia è abbastanza singolare mentre percepire l’interconnessione fra anime è certamente una situazione più diffusa. Il mio consiglio è quello di non fermarsi, di non spegnere questa grande opportunità di sentire e ricordare, perché tanto altro potrebbe arrivare e dare un senso a tutto.
Da un lato desidero fortemente che la reincarnazione abbia un fondamento, ancorché indimostrabile, e dall’altro ho paura sia solo un alibi, per la paura che l’avventura umana sia tutta qui e adesso. Però, mi accade una cosa strana quando con la mente ripercorro i miei frequenti soggiorni in Inghilterra, per non dire quando sono effettivamente sul posto. È una sensazione struggente e malinconica, che a parole trovo difficile esprimere. Sento un legame fortissimo con quei luoghi (ma solo se sono nelle città inglesi, non nel resto del Regno Unito, che pure ho visitato). Ho imparato bene la lingua inglese, al punto che dopo un certo periodo di permanenza, mi si scambia per un autoctono. Vivo insomma una forte attrazione che altrove nel mondo non sento minimamente. Così, mi sono spesso posto la domanda oggetto di quest’interessante discussione e da qualche mese vorrei approfondire il tema, perché molta della malinconia che sento potrebbe in ipotesi essere legata a un distacco doloroso e forzato da luoghi e persone vissuti forse in una vita precedente. Chissà. Buona vita a tutti.
Grazie Ignazio, per questa tua testimonianza così interessante e pertinente. Buona vita anche a te!
Io ho un figlio maschio di nome Matteo,quando ha incominciato a parlare , ed io curioso, in merito all’argomento, chiesi da dove e come era venuto, inizialmente gli dissi, come si fa con i bimbi, che, sia io che la mamma lo avevamo desiderato, lui per tutta risposta ,ed aveva solo quasi tre anni,mi disse che era stato lui a sceglierci come famiglia, allora vista la risposta ne feci un’altra, come sei arrivato nel grembo di mamma? E lui io da lassu vi guardavo e vi ho scelto e con un raggio di luce sono arrivato.
faccio presente che rimasi alquanto stupito e queste domande le facevo a distanza di mesi, ma la risposta era sempre la stessa, fino al compimento di sei sette anni dove alla stessa domanda Matteo non ricordava più niente.
quindi presumo che il nostro libero arbitrio sia un po come l’acqua lete che ti fa dimenticare le vite terrene precedenti, ed il libero arbitrio è utile per scordare il mondo spirituale.
Ciao Luca, grazie per questa testimonianza davvero significativa, sicuramente dopo i primi anni di vita perdiamo gran parte dei nostri “ricordi precedenti”, mentre alcuni talenti restano, tant’è vero che continuano ad emergere, ma spesso si tende a dare poco spazio alle proprie vocazioni in questa società fondata più sull’apparire che sull’essere.
Messaggio della Regina della Pace (Medjugorje, 24 luglio 1982) “Al momento della morte si lascia la terra in piena coscienza: quella che abbiamo ora. Al momento della morte si è coscienti della separazione dell’anima dal corpo. E’ sbagliato insegnare alla gente che si rinasce più volte e che l’anima passa in diversi corpi.
Si nasce una volta sola e dopo la morte il corpo si decompone e non rivivrà più. Ogni uomo poi riceverà un corpo trasfigurato. Anche chi ha fatto molto male durante la vita terrena può andare diritto in Cielo se alla fine della vita si pente sinceramente dei suoi peccati, si confessa e si comunica.”
Vi propongo il mio romanzo sulla reincarnazione in versione audio libro gratuito
https://youtu.be/_zPS_6fO_Sg
Grazie Valentina, per questo tuo dono così prezioso!
Grazie ancora una volta Ivan per avermi aperto un mondo nuovo , non sapevo niente della reincarnazione , non ho ricordi così speciali come tanti che ti hanno scritto ma qualcosa di strano c’è . Ricordo persone incontrate solo una volta , anche stranieri con cui parlai inglese , che videro cose buone in me e mi dissero di non cambiare mai , io italianissimo ricordo di avere anche pensato in inglese prima che in italiano . Tempo fa iniziai a studiare francese e la mia insegnante mi fece i complimenti chiedendomi da quanti anni lo studiassi , io risposi da pochi mesi , lo imparai da lei . Sono emiliano ma tanti mi considerano di altre regioni forse perché assorbo facilmente e in breve tempo i vari accenti . Più volte ho sognato eventi avvenuti nel futuro , più volte agisco istintivamente senza pensare e non mi spiego il motivo , più volte ho pensieri su argomenti a me sconosciuti che nel tempo però si rivelano giusto , ho sempre sentito di essere diverso dalla maggioranza ma non so da dove vengo , comunque sono felice di somigliare a te e a tanti altri , per me siamo una grande famiglia , un abbraccio .
Grazie Gianluca, le tue “incertezze esistenziali” la dicono lunga sulla sete di sapere che ti contraddistingue, in un modo dove tutti sanno tutto e sono certi di quello che sono. Invece è proprio dalle crepe interiori che entra quella luce capace di rimettere tutto in discussione, perché inizi a capire che potrebbe esserci dell’altro, qualcosa che ancora non è stato fatto riaffiorare fin su la coscienza ma che dal fondo ci ha sempre inviato dei “segnali”, come quelli da te descritti.
Ti abbraccio e sì, siamo una grande famiglia, con destini intrecciati.
E’ vero , mi hai capito subito , so di non sapere tante cose in generale e ho voglia di scoprirle , credo che non si finisca mai di imparare e in fondo è il fascino della vita…
Ciao a tutti, sono Elisa.
Ho ricordi molto forti di due vite passate in una ero una donna di medicina nativa americana mentre nell’altra ero un guerriero celtico. Della prima mi è rimasta la conoscenza e coscienza di erbe e piante fin da piccola pur non avendole studiate, della seconda la capacità di di usare alcune armi come spada e bastone x difendermi ma nel momento in cui cui provo ad usare il bastone per attaccare divento una furia. Ho fatto fatica ad accettare queste situazioni ma adesso sto cercando di usare e affinare la conoscenza Erboristica per poter aiutare anche le persone che mi stanno vicino.
Trovo il tuo scopo molto nobile Elisa, aiutare le persone sfruttando le consocenze antiche. Grazie della tua testimonianza.
Io ricordo benissimo le mie vite passate in una vissi come ammiraglio fino all’età di novant’anni nn ricordo benissimo la data di nascita so’ soltanto che nacqui ad Oneglia nell’imperiese nella splendida terra ligure,la mia seconda vita almeno credo ero il Granduca di Toscana figlio di Giovanni de Medici dalle bande nere tolsi l’autonomia e il regno almeno credo agli Uffizi repubblicani,affidai la reggenza a mio figlio Francesco, regnai con tanto di corazza, credo di essere già a conoscenza del mio fine stabilito forse vivrò ancora pochi anni so’ già quando cesserò di esistere ,ma la cosa nn mi spaventa!! Forse qualcuno mi scambierà x pazzo ma io dico:”NON C’È SCAMPO ALLA NATURA OSCURA ORIGINARIA DELL’UOMO.”
Bello leggere di ricordi così nitidi e vivi, grazie Andrea.
Tempo fa sognai di essere una lucertola, avevo il punto di vista del rettile, mi muovevo veloce sul piano stradale e vedevo gli umani enormi, e ricordo in particolare la sensazione di totale disinteresse verso gli umani. Non saprei come spiegarlo meglio.
Penso che tu l’abbia spiegato benissimo, è molto interessante come prospettiva, grazie Antonio.
Ho sperimentato l’incontro con il “daimon” che logicamente è descritto come demone dai cristiani pur di sconfessare l’esistenza delle reincarnazioni. “Daimon” è una guida che accompagna il suo sottoposto e lo indirizza verso il suo percorso, accompagnandolo verso un compito che da solo non potrebbe svolgere non avendo coscienza di nulla. Poi lo consegna a chi di dovere per il percorso finale verso la nuova reincarnazione. Purtroppo daimon non si spreca poi tanto, ma il suo compito è aiutare qualcuno e non dargli una spinta( che sarebbe necessaria).
Grazie per la tua delucidazione Vittorio, il concetto di “daimon” lo approfondisco anche nel mio libro “La cattiva abitudine di essere infelici”, visto che l’infelicità spesso corrisponde alla negazione di ascolto della voce antica che risuona in noi.
Io ho un ricordo.
Ricordo di trovarmi sdraiato sul tavolo di casa di mia nonna, e pensare… Ma sono di nuovo qui?!
Probabilmente pensavo, qui nel mondo dei vivi, non a casa di mia nonna…
Qualche altra volta qualche forte sentore che ciò che stavo vivendo in quel momento l’avessi già vissuto.
Ciò che mi ha convinto sulla reincarnazione sono domande che si son posto da solo e che mi piacerebbe condividere.
Le paure, siamo sicuri che non abbiamo correlazioni ben più profonde di ciò che si pensi? E non parlo della sensazione, per esempio, quando si prende l’aereo e si ha paura, ma parlo di paure che scaturiscono dai sogni. Premetto che non ho mai avuto brutte esperienze con l’acqua, vado al mare in piscina e senza paura… Ma quando sogno, c’è solo l annegare e lo sprofondare nell’oblio… Potrebbe essere correlata ad una morte di qualche vita precedente, se c’è ne sia più di una…
E poi mi sono sempre chiesto…ma possibile che con tutto il tempo che è passato dall’inizio dei tempi sia nato proprio in questo momento.. Per me è una cosa alquanto strana che mi fa riflettere…
Ciao Marco, credo che il porsi delle domande sia la cosa più saggia da fare, magari non avremo mai delle risposte certe, ma lo scopo della domanda, da solo, vale il prezzo del biglietto visto che offre un viaggio fatto di conoscenza e di ricordi prima sconosciuti. Un abbraccio
Esatto. Trovo bellissimo il modo con cui metti giù i concetti, un po’ ti invidio, io non sono una persona di profonda cultura ma di vissuto, di riflessione continua dell’esperienza quotidiana. Mia moglie dice, purtroppo ha ragione, che faccio i panini, ovvero, tendo a voler dire troppe cose insieme e finisco per fare confusione. Non entro nel discorso delle vite precedenti perché potrei dilungarmi troppo, è un argomento che ho conosciuto al tempo del Cerchio Firenze 77 e nelle letture delle filosofie orientali. Mi aveva colpito molto, però – come tu stesso racconti – alla fine, mi ero dimenticato quasi tutto e solo nel 1990 ho vissuto un’esperienza unica e speciale che ha fatto riaffiorare storie che hanno qualcosa di incredibile. Sarà in forza di queste esperienze che non vedo un passato o un futuro quanto un eterno presente. Se scendiamo in profondità nel nostro interiore, superando la tendenza della mente a interpretare ed etichettare ogni cosa, scopriamo che la nostra vita è collegata a tante vite che si presentano come flash o déjà-vu. Scopriamo che la vita è nello stesso istante sia qui e ora sia altrove. Che l’ego possa credere o non credere ha poca importanza, perché non siamo solo ego ma qualcosa di più speciale, l’importante è non soffermarsi alle immagini allegoriche che possono nascere nella mente. Ovvero, dobbiamo essere sempre pronti a camminare per nuovi confini…
Ottima osservazione Paolo, bisogna avere il coraggio di strappare quel Velo di Maya che offusca la nostra vista e imparare a vedere oltre l’apparenza e il conosciuto, esiste un mondo ancora invisibile tutto da scoprire e da sperimentare. Ne parlo anche nel mio libro “La cattiva abitudine di essere infelici“. Un abbraccio
Vero Ivan, il problema è che sono davvero in tanti a non sapere che davanti ai loro occhi c’è quel velo di Maya, un po’ come molti dicono di non essere sensibili o di non sentire le energie. Per questo ti racconto una mia esperienza: quando studiavo e praticavo lo shiatzu, ho anche tenuto delle lezioni pratiche per conto del mio insegnante. In quelle domeniche facevo bendare l’operatore e dicevo di ascoltare senza giudicare, con grande sorpresa di tutti, non c’era una persona che non sentiva o non percepiva qualcosa. Purtroppo, il modo con cui usiamo la vista (e fosse solo quella) è il vero problema e trovo divertente che un velo “di Maya” fisico possa far scoprire quello che normalmente crediamo non esista.
Grazie Paolo, per averci raccontato questa tua esperienza. È evidente che la benda, in quel caso, ha incentivato a vedere non con gli occhi “tradizionali”, ma con quelli del cuore, uno strumento prezioso che non serve solo per pompare sangue, ma è molto di più e imparare ad ascoltarlo e a vedere attraverso di lui, credo sia il modo migliore per destarsi da questo mondo illusorio nel quale viviamo.
Un caro abbraccio
Beh, ci sono altre teorie che si rifanno in parte ai vecchi testi apocrifi e della gnosi. Che sostengono ben altro. Cioé che la ‘reincarnazione” sia solo un grande trucco messo in opera dalle potenze arcontiche per continuare a sfruttarci, vita dopo vita. Per esperienza personale di contatti non umani posso sostenere (che io venga creduta o no non ha alcuna importanza) che si tratta appunto di un meccanismo di controllo. Ma sarebbe troppo lungo parlarne in un breve messaggio.
Peccato, perchè sarei molto interessato a conoscere questi testi, o comunque i passaggi che mettono in luce tale teoria.
La reincarnazione spiega l evoluzione della specie, e probabilmente anche la morte prematura di alcune persone che pagano il karma della vita passata. Ma poi spiegherebbe anche alcuni personaggi geniali come Mozart che magari nella vita passata era sempre un musicista.
A tutti dico ciò: chi si ricorda di essere stato un neonato ? Chi si ricorda di quando eravamo nel grembo materno ?Io credo nessuno, eppure esistevamo. La morte non esiste.
Un commento, il suo, che ricorda un mio articolo scritto in passato, dal titolo La Paura Della Morte Nasce Dal “Nulla”. Buona lettura.
da 27 anni lavoro sulle mie vite precedenti e ho scoperto che un mio disturbo bipolare di cui ho sofferto dal 1992 al 1998 e’ starto causato dalla battaglia di stirling in scozia quando ero il generale scozzese william wallace famoso per il film braveheart di mel gibson.questo lo posso dimostrare scientificamente come tesi molto probabile con molti dati facilmente verificabili da tutti.nel mio caso la scoperta di chi ero nella mia vita precedente mi ha permesso di guarire da uno stato di grave malattia e forse e’ legato a un compito dimostrativo della validita della legge del karma e della reincarnazione.
Grazie Giorgio, per questa tua testimonianza così preziosa. L’ipnosi regressiva, o il ricordare in maniera del tutto naturale sprazzi di vite precedenti (anche in sogno, tramite flashback o déjà-vu) può avere un forte potere curativo, per risolvere situazioni che altrimenti continuano a manifestarsi come blocchi karmici nella vita attuale.
Dieci anni fa raccontai soltanto al mio amico Michele che mi mancava l’affetto di una sorella o amica . Non ricordo quasi mai i sogni ma sognai una ragazza scoprendo che era mia sorella . Due anni fa grazie a Michele ho conosciuto Monica , mia sorella dell’anima . Sette anni fa a Livorno conobbi Monia , la signora di una casa editrice , sembrava mi conoscesse da una vita , così come Monica , che vive a Livorno . Tre anni fa Michele fu la prima persona a parlarmi della supertruffa coronavirus , io non sapevo nulla ma mi fidai , per fortuna . L’11 gennaio 2022 mi alzai la mattina con l’emicrania , non mi era mai accaduto prima , il giorno dopo la mamma di Michele fu ricoverata in ospedale , poi guarì velocemente . Io e Monica siamo nati in anni e mesi diversi ma il giorno 11 . Il 22 è legato a un caro amico scomparso tempo fa , rivedo ripetutamente questo numero , il 55 e altri . Per vari giorni sentii un calore strano intorno al cuore , simile a un abbraccio o una carezza . Mentre mio padre aspettava l’esito degli esami del sangue sentii calore nel braccio , nella zona dove si fa l’iniezione , ma io non l’avevo fatta . Quando le mie anime gemelle hanno problemi di salute lo avverto prima di saperlo , le ginocchia mi fanno rumore , non sento dolore , poi svanisce tutto improvvisamente . Una mattina mi alzai con un fastidio all’orecchio , non era mai accaduto , poche ore dopo trovai un piccione ferito a terra , io e un mio conoscente lo salvammo . Subito dopo il mio fastidio si attenuò fino a sparire , ma il giorno seguente udii un infrasuono , infatti vicino a me c’era un cane da solo che abbaiò nello stesso istante . Riesco a gestire la mia energia interna , posso decidere di sentirmi bene , un giorno ho avuto la chiara sensazione che uno spirito buono sia uscito ed entrato da me . Nella mia ignoranza chiamo questi fatti segnali alieni perché non so come definirli , scusami Ivan se sono stato lungo , ne avrei ancora ma per la maggior parte te li ho descritti . Un abbraccio
Ciao Gianluca, per me è sempre estremamente interessante leggere storie di vita, di vita vissuta, di sensazioni, di sintomi al limite del razionale. Del resto sappiamo bene che non siamo solo ciò che vediamo e percepiamo, c’è molto altro e vale la pena sondare un terreno tanto inesplorato, quanto veritiero. Grazie per averci raccontato delle tue esperienze. Un abbraccio
Grazie a te e agli altri lettori che mi fate sentire sempre a casa mia .
Io non ricordo nulla ma spesso mi sento molto legata al periodo del 1800 (la seconda parte del XIX secolo) e soprattutto legata all’Inghilterra, in particolare alla città di Londra. Quando sono andata lì mi sono sentita come se fossi a casa mia e non so il perchè. Non so se queste sensazioni facciano parte della vita passata o no, ma in ogni caso mi sento affascinata da tutto ciò.
Ciao Alessandra, credo che tutti noi sentiamo dei legami “particolari” con dei luoghi, delle persone o verso alcune opere, senza avere per forza di cose una spiegazione razionale. A volte conosci una persona da 5 minuti e ti sembra di conoscerla da una vita. Ecco, indagare “oltre” vuol dire considerare delle possibilità “extra” ordinarie.
Buona vita.
Sento continuamente ultrasuoni dall’orecchio destro , ho sogni premonitori , anche da sveglio sento eventi che poche ore dopo accadranno . Ho scoperto la storia di due alieni , chiamati W56 , che per decenni furono in contatto con degli abitanti di Pescara e qualche giorno dopo a una cena , tra tanti tavoli liberi capitai al numero 56 . Talvolta sento come dei campi magnetici negativi tra le persone e me . Ultimamente l’energia che mi trasmette mia sorella è aumentata di molto , mi avvolge per intere giornate , sembra uno spirito amorevole che mi protegge dal male , che mi unisce sempre più alla Natura . Noi siamo molto più di ciò che pensiamo , non so dove possiamo arrivare , ma lo scopriremo .
Sono perfettamente d’accordo con te Gianluca, c’è molto di più ma facciamo ancora fatica a indagare, da secoli ormai l’essere umano è devoto solo alla scienza, che gli ha permesso di fare un balzo in avanti nel progresso, ma ci si dimentica del mondo invisibile, che è il mondo da cui veniamo, fatto di tradizioni, riti, culti, dove il tangibile si mescolava con l’imponderabile, per dare vita a quell’unione sacra fra mondo visibile e mondo invisibile. Ormai siamo arrivati al punto che se qualcosa non è misurabile, o non è scientificamente spiegata, allora non esiste.
E’ vero , soltanto le religioni sono ammesse come eccezione al visibile . Penso che noi spiriti liberi possediamo il senso del mistero , una curiosità innata , come scrivi tu nel tuo secondo libro , se non sbaglio , siamo riusciti a conservare la parte migliore dell’anima infantile .
Sì Gianluca, nel mio libro “La cattiva abitudine di essere infelici“, scrivo e descrivo l’importanza di tornare a essere bambini, per riscoprire l’autenticità perduta.
Ma anche perchè, su quale supporto sarebbe leggibile la memoria delle vite passate ? i vecchi cervelli in cui erano contenute le informazioni sono diventati polvere. Nascendo abbiamo ricevuto una cervello nuovo di zecca da riempire di memoria ma sarà solo la nostra unica memoria della vita corrente, nel nostro cervello non ci saranno le informazioni delle vite precedenti, quelle erano nei cervelli precedenti, distrutti.
Sicuramente rimane comunque in qualche modo reperibile la memoria delle vite precedenti ma sarà solo attraverso metodi di lettura niente affatto ordinari che trascendono completamentela nostra coscienza ordinaria
Considerare il cervello solo come uno strumento di memoria mi sembra un po’ riduttivo. Potrebbe essere, ad esempio, che sia capace di “connettersi” verso un qualcosa che contiene alcuni dei ricordi più importanti delle nostre vite passate e di conseguenza rievocarli. Un po’ come un pc che si connette ad internet e trova le informazioni che va cercando.
Cari tutti, io ho il ricordo indelebile di aver fatto varie volte cose grandi, foto e ritratti, per riconoscermi nel futuro, con l’ansia di dover necessariamente creare qualcosa da lasciare nella storia per riconoscermi, per svegliare la memoria per evitare di dimenticare. Ho trovato nel frattempo foto che mi ritraggono in epoche diverse, ma tutte legate a personaggi che facevano musica.