Il Decalogo Liberale Di Bertrand Russell – I Dieci Comandamenti Di Un Libero Pensatore

Tragicomico
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Il “decalogo liberale” fu redatto dal filosofo e saggista britannico Bertrand Russell nel 1951, a conclusione dell’articolo “La migliore risposta al fanatismo: il liberalismo”, apparso su The New York Times Magazine e successivamente incluso nell’autobiografia di Bertrand Russell, Vol. 3, 1944-1967.
Dieci punti che equivalgono ai dieci comandamenti di un libero pensatore, in quanto l’essenza di questo decalogo mira a incentivare e proteggere la libertà di parola e di pensiero in ogni sua forma. Un ideale di libertà verso il quale, noi come società “moderna”, ci stiamo allontanando sempre di più, in un contesto fatto di omologazione del pensiero, di visioni dogmatiche e un politicamente corretto onnipresente.

Motivo per cui desidero dare nuova linfa a questo decalogo liberale, affinché queste riflessioni sulla verità, l’eccentricità e il coraggio, non debbano restare sepolte e affinché questi principi possano offrire una direzione liberale in chi li legge. Quella stessa direzione che ha portato Russell a diventare un autorevole esponente del movimento pacifista. A schierarsi contro lo stalinismo prima, contro l’utilizzo delle armi atomiche poi e infine contro le aggressioni e la politica espansionista portata avanti dagli Stati Uniti d’America.

Ecco il decalogo liberale in questione e la sua breve introduzione:

«Forse l’essenza dell’ideale liberale si potrebbe riassumere in un nuovo decalogo, non in sostituzione del vecchio ma quasi a supplemento di esso. I dieci comandamenti che, come maestro, mi piacerebbe promulgare, potrebbero essere enunciati come segue:

1. Non sentirti assolutamente certo di nulla.
2. Non pensare che valga la pena procedere nascondendo la realtà dei fatti, perché è sicuro che essa verrà alla luce.
3. Non cercare di scoraggiare la riflessione perché è sicuro che ci riuscirai.
4. Quando sei confrontato da una opposizione, anche se dovesse trattarsi del tuo partner o dei tuoi figli, cerca di superarla con la discussione e non con l’imposizione, perché una vittoria ottenuta con la forza è fittizia e illusoria.
5. Non avere alcuna venerazione per l’altrui autorità, in quanto si possono sempre trovare altre autorità ad essa contrarie.
6. Non utilizzare il potere per sopprimere opinioni che ritieni dannose, perché così facendo saranno le opinioni a sopprimere te.
7. Non aver paura di essere eccentrico nelle tue idee perché ogni idea ora accettata è stata una volta considerata eccentrica.
8. Trova più piacere in un dissenso intelligente che in un consenso passivo, perché, se apprezzi l’intelligenza come dovresti, noterai che il primo esprime un accordo più profondo del secondo.
9. Sii scrupolosamente sincero, anche se la verità è scomoda, perché è ancora più scomodo il tentare di nasconderla.

10. Non provare invidia per la felicità di coloro che vivono di illusioni, perché solo uno sciocco può pensare che in ciò consista la felicità.»

Dieci comandamenti laici che diventano un invito a coltivare dubbi, a liberarsi dal peso delle aspettative, per sviluppare orecchie che ascoltano e menti aperte alla riflessone, perché talvolta il dissenso motivato potrebbe essere l’unico percorso obbligato che conduce alla verità.
Bisogna avere il coraggio del proprio agire interiore, vivere con addosso una forte responsabilità individuale, dove la libertà non è una concessone, bensì un’attitudine esistenziale, e come scrivo nel mio libro “Liberi dentro, liberi fuori”: «Chi è libero, nel cuore e nell’anima, lo è tanto in mezzo a un bosco quanto dentro le pareti di casa».

Un decalogo liberale che serve come monito, in tempi bui dove regna l’oscurantismo della ragione e la disinformazione prolifera nelle menti annebbiate dai fumosi incensi degli slogan politici. Non dobbiamo essere certi di nulla ammonisce Russell, è questo il primo passo e senza quel passo nessuno dei punti in questione potrà essere sviluppato. Il dubbio resta la nostra arma principale, la libertà una direzione verso cui tendere e la verità è sempre lì, a farci da guida, come una stella polare nel buio disorientamento generale.

Tragicomico

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5 commenti

Fabrizio Mauro 15 Maggio 2023 - 21:39

Ciao Ivan, secondo il mio punto di vista Russel vedeva il pensiero liberale, scandito dalla libertà di parola e di pensiero. Un ideale dal quale ci si sta forse allontanado oggi. Da una parte c’è la tirannia, e dall’altra l’anarchia. Entrambi mali, da evitare come il colera. L’unica soluzione è il pensiero liberale: l’unico in grado di opporsi al disordine della società che porta a una forma ingovernabilità, disordine, e caos. La società attuale porta con se il progressivo impoverimento delle persone la dove vi è un regime in cui il crescente concentrarsi dei capitali è nelle mani di pochi. Buona vita a tutti.

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Tragicomico 16 Maggio 2023 - 14:57

Ciao Fabrizio, il liberalismo offre al singolo individuo un valore autonomo in diversi ambiti, ma quello stesso liberalismo è stato nel tempo declinato, vuoi per via di alcuni slittamenti semantic e vuoi perché a qualcuno ha fatto comodo far passare il liberalismo per ciò che non è. Motivo per cui ho voluto rispolverale almeno il pensiero liberale attraverso un decalogo che trovo “rivoluzionario” ai giorni nostri. Grazie per averlo letto.

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paolo 17 Maggio 2023 - 15:21

Gentile Fabrizio dici molto bene, ma a chi si può imputare l’impoverimento? Perché non è solo questione di risorse ma anche e soprattutto di cultura. Il singolo è la risposta, un singolo che non guarda oltre il suo naso o al massimo fino ai confini del suo piccolo giardino. Pochi, troppo pochi, hanno capito che è attraverso lo scambio che ci arricchisce e la cultura è un valore e non una noiosa e inutile disquisizione. Il pensiero liberale, come molti altri concetti del passato, è ancora valido perché non è stato ancora applicato, beh, diciamo pure non è vissuto. È come vedere un film e comprendere solo il filone generale perdendo quelle sfumature che lo rendono speciale: ultimamente ho visto “Medicus” su RaiPlay ed è un film ricco di riflessioni se lo si sa ascoltare oppure è solo un inno ai primi passi della medicina. Dipende dal singolo capire.

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Gianluca 30 Luglio 2023 - 15:26

E’ vero , chi dubita cerca risposte scoprendo continuamente nuove verità , chi non dubita mai rimane immobile nelle proprie certezze , schiavo di sé stesso .

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Tragicomico 31 Luglio 2023 - 12:38

Esatto, certezze che poi difficilmente sono tali. Di certo, forse, esiste soltanto la morte, nel suo aspetto materico.

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