La Medicina Antroposofica Di Rudolf Steiner

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rudolf-steiner-medicina-antroposoficaL’antroposofia, insieme alla medicina antroposofica, nasce alla fine dell’ottocento grazie agli studi ai quali fin da giovanissimo Rudolf Steiner, nato in Austria nel 1861, fu indirizzato dalle rivelazioni di un vecchio contadino e di un maestro spirituale. Il primo, gli trasmise una saggezza istintiva, pietosa e profonda, mentre il secondo lo spinse ad acquisire con lo studio una “mentalità scientifica materialista”. Fu così che Steiner pose le basi di una medicina antroposofica moderna, alternativa, rispettosa dell’uomo e della natura, caratterizzata da rigore scientifico e da forte spiritualità. Con la dottoressa olandese Ita Wegman, sua allieva e collaboratrice, scrisse “Elementi fondamentali per un ampliamento dell’arte medica”. Un libro che riordina le teorie, le scoperte, le indicazioni terapeutiche, le annotazioni cliniche raccolte negli anni in un numero altissimo di conferenze e relazioni scientifiche. È da considerarsi il testo fondamentale della medicina antroposofica.

È impossibile” sosteneva Steiner, “spiegare la coscienza solo in funzione dei processi materiali”, dei quali aveva comunque un discreto rispetto. Per questo Rudolf Steiner costruì un modello dell’essere umano costruito da quattro livelli: ossia corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale e “io”, con precise corrispondenze nel regno della natura. Proprio tali corrispondenze indicavano da quale mondo naturale (minerale, vegetale o animale) ricavava il rimedio adatto alla cura del disturbo specifico.

Il livello più basso è costituito dal corpo fisico, il più vicino alla terra, alla quale ritorna quando si decompone, e anche il più vicino ai minerali. Se il processo di malattia riguarda il corpo fisico, il rimedio verrà dal mondo minerale. Il secondo livello è costituito dal corpo eterico, quello delle forze formatrici, che riassume tutte le attività vitali, dalla nutrizione alla crescita, alla riproduzione che si avvicina molto al mondo vegetale. Quindi, se la malattia colpisce il corpo eterico, il rimedio verrà pertanto dal mondo vegetale. Il terzo livello, invece, è costituito da quello che Steiner definisce “principio psichico”, il corpo astrale, che dà “animalità” ai livelli inferiori e imette l’uomo nel regno animale. Se è il corpo astrale ad essere affetto dalla malattia sarà dal mondo animale che si trarrà il rimedio.

Ciò che però distingue l’uomo dai minerali, dai vegetali e dagli animali e il principio dell’“io”, che mette l’essere umano in condizione di avere coscienza di se stesso e lo eleva al di sopra dei tre mondi della natura. I primi due corpi (fisico-eterico) corrispondono al sistema degli scambi e i secondi due (astrale e “io”), superiori, al sistema neurosensoriale. L’alternanza tra i due sistemi è regolata dal sistema ritmico, che controlla anche le funzioni di circolazione e respirazione. Per quanto riguarda i rimedi vegetali, è bene sottolineare come all’uomo tripartito, secondo le filosofie Steineriane, corrisponde una pianta tripartita.

Mi spiego meglio. I tre sistemi possono essere messi in relazione tra loro e fornire di conseguenza indicazioni per cavare rimedi adatti alla cura dei disturbi che affliggono ognuno di essi. Così, se il disturbo riguarda il sistema degli scambi, si utilizzerà la radice, che è a contatto con le forze della terra (mondo minerale), se riguarda il sistema neurosensoriale si utilizzerà il fiore, che partecipa ai processi e alla vita degli animali (mondo animale), se riguarda il sistema ritmico si utilizzerà la foglia (forma tipica del mondo vegetale), che riunisce i poli opposti della radice e del fiore.

Per la medicina antroposofica lo stato di salute corrisponde all’equilibrio dinamico tra i quattro “corpi”. Se questo equilibrio si rompe, la malattia può diventare per l’individuo un’occasione per acquisire maggiore consapevolezza e responsabilità di sé e della propria evoluzione personale. La terapia deve dunque tenere presente che il processo morboso fa parte del destino individuale, che può comprendere anche vite precedenti o future. A seconda del “corpo” in cui si verifica lo squilibrio, il medico steineriano sceglie uno o più rimedi riuniti in uno stesso medicamento, spesso in dosi omeopatiche e preparati secondo complessi procedimenti, oppure rinvia il paziente a una terapia di altro genere: l’arte terapia, la musicoterapia, il massaggio, l’euritmia.

L’euritmia è una particolare forma di lavoro che si basa sull’integrazione di suoni, gesti e sentimenti. Fu messa a punto proprio da Rudolf Steiner come logico completamento delle scoperte relative al rapporto tra l’armonia del movimento e l’armonia dei vari livelli dell’essere umano. Ricordiamo come l’uomo moderno, per quanto meccanico, riflette ancora, benché inconsciamente, ritmi e movimenti naturali, capaci di esprimere e di far vibrare ciò che lo attraversa in profondità. Pertanto, se la salute è compromessa da ritmi di vita innaturale, questa particolare forma di ginnastica può aiutare a ritrovare l’equilibrio perduto e stimolare la forza vitale.

La medicina antroposofica è dunque una filosofia che merita di essere approfondita in ogni suo ambito e, a mio avviso, di essere insegnata su larga scala. Perché essa sottolinea come solo una terra sana può produrre e mantenere in vita individui sani. Pertanto solo un’umanità che abbia il massimo rispetto dell’ambiente può salvare la terra dai danni perpetui e continui della “civilizzazione”.

“L’uomo rimane nel suo stato incompiuto se non afferra in se stesso la materia della trasformazione e non si trasforma per forza propria.La natura fa dell’uomo semplicemente un essere di natura; la società ne fa un essere che agisce secondo date leggi; egli può diventare un essere libero solo per forza propria.”
(Rudolf Steiner, “La filosofia della libertà“)

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