La Vera Crisi È La Perdita Dei Valori Umani

Tragicomico
9,9K letture

Viviamo in tempi di crisi economica, è vero, viviamo in tempo di pandemia, è vero, ma c’è un aspetto che mi spaventa più di ogni cosa, e non riguarda tanto la situazione economica, nemmeno quella sanitaria se devo dirla tutta, quanto la perdita dei valori umani: è questa la vera crisi, il vero problema. Trovo molto preoccupante sapere che le nuove generazioni cresceranno sempre più con l’idea che il valore e l’importanza di una persona possa dipendere dalle risorse economiche a disposizione, dalla posizione ricoperta all’interno della società o dalla capacità di conformarsi a mode e tendenze sempre più “sballate”.

Mi chiedo che uomini e che donne saranno se basterà vendersi al miglior offerente o convincersi di poter comprare qualsiasi cosa: l’amore, la fiducia, un posto di lavoro, una poltrona in parlamento. Un esercito di insicuri con il cuore straripante di arroganza e spavalderia, esseri minuscoli con la risposta sempre pronta per colmare uno stato di vuoto interiore e di cronica insoddisfazione; costretti a costruirsi una felicità di facciata nel tentativo disperato di celare una profonda solitudine, in un mondo dove si è sempre più connessi, sempre più distanti.

“Eppure continuiamo a fingere che questo malessere esistenziale non ci appartenga. Ci raccontiamo che è colpa dei virus, degli stranieri, della crisi, dei complottisti, se siamo così infelici. Abbiamo disperatamente bisogno di distogliere l’attenzione dalla nostra caverna oscura prima che il vaso di Pandora si scoperchi del tutto, liberando il groviglio di paure che ci portiamo dentro. Prima di scoprirci fragili e persi, così soli, così bisognosi d’amore.”
(Dal mio libroLa cattiva abitudine di essere infelici”)

Signori miei, qui c’è la necessita – anzi l’urgenza! – di trasmettere alle nuove generazioni (e non solo a loro) la rappresentazione tangibile della vera ricchezza: quella d’animo in tempo di crisi! C’è il bisogno di far capire che a renderti Signore sono le buone maniere, l’educazione, il rispetto, l’umiltà e la gentilezza; che le cose importanti della vita non si possono comprare ma bisogna conquistarle e soprattutto meritarle; che con i soldi si compra quello che serve e non quello che conta davvero; perché l’affetto, la stima, il rispetto, la credibilità non le trovi in saldo in qualche vetrina, ma le costruisci giorno dopo giorno, azione dopo azione. Questo significa essere padroni del proprio destino.

Così come sarebbe bello se qualcuno si mettesse ad insegnare l’essenzialità delle cose, in questa società in crisi dove abbiamo tutto, tranne l’essenziale. Per ri-scoprire che le cose belle della vita sono quelle semplici, autentiche e profonde come il contatto con i propri simili, il contatto con Madre Terra e con i suoi figli, le passioni, le vocazioni.. che le vie facili e le scorciatoie sono spesso le vie più sbagliate e solo ciò che si costruisce con fatica e impegno gratifica e rende fieri e liberi; perché nessuno ti regala niente senza pretendere qualcosa in cambio. E i compromessi, si sa, rendono schiavi.

E poi c’è la dignità, un valore sacro di cui essere fieri e da custodire con cura, perché se ci sono due cose che non dovresti mai vendere nella tua vita quelle si chiamano anima e dignità. Diamo una direzione a queste nuove generazioni che navigano nell’oblio più oscuro, affinché non commettano il nostro stesso errore, quello di diventare assoggettati e alienati, totalmente assuefatti verso questo imperialismo economico, lì dove la nostra generazione si è tuffata senza più riuscire a riemergere. Del resto, se le nuove generazioni ne sono sofferenti, lo spunto e il riflesso glielo abbiamo dato proprio noi.

“Tutti dobbiamo morire, tutti quanti, che circo!
Non fosse che per questo dovremmo amarci tutti quanti e invece no,
siamo schiacciati dalle banalità, siamo divorati dal nulla.”
Charles Bukowski – “Il capitano è fuori a pranzo

E allora rimbocchiamoci tutti quanti le maniche, sporchiamoci le mani, affondiamole nelle viscere della terra e della vita, quella vera, vissuta, per insegnare che la stima e l’ammirazione vanno meritate per ciò che sei e non per ciò che la società vuole che tu sia; che l’ipocrisia, la falsità e l’opportunismo conducono a una vita squallida e alla solitudine più deprimente; che superficialità è sinonimo di mediocrità. Infine, e lo dico con il cuore in mano, sarebbe opportuno trasmettere a queste nuove generazioni il messaggio che nella vita conta l’Essere e non l’apparire, perché le maschere prima o poi cadono e ciò che rimane, molto spesso, è il nulla.

Con affetto,

Tragicomico

I MIEI LIBRI PER VOI

 

Nei miei libri troverete spunti di riflessione per esplorare il significato della vostra esistenza.
Affronteremo insieme temi come il tempo, la felicità, l'amore, la libertà, il dolore e la rinascita.
Vi accompagnerò in un percorso introspettivo per riscoprire la vostra vera essenza.
Perché la vita è un dono prezioso e va vissuta con consapevolezza.
Scegliete il libro che risuona in voi e fatevi un regalo.
Buona lettura!

16 commenti

Alberto 10 Giugno 2021 - 11:29

GIUSTISSIMO!

Rispondi
Tragicomico 10 Giugno 2021 - 18:55

Grazie Alberto, per essere passato a leggermi.

Rispondi
Gabriele 10 Giugno 2021 - 22:50

Grazie per queste bellissime parole !
Complimenti anche il per il libro. L’ho trovato davvero pieno zeppo di spunti e di cultura.
la vera ricchezza e’ ritrovare L’essenziale. La cosa più semplice in un viaggio pieno di difficoltà . Possediamo troppe cose e con troppa facilità per poter apprezzare i piccoli gesti e le piccole conquiste. La vera sfida sarà quella rallentare l’approccio alla vita, al lavoro, sentire il peso dei nostri passi, delle nostre scelte ed immaginare un futuro coerente e rispettoso della vita.

Grazie per il tuo lavoro

Gabriele

Rispondi
Tragicomico 13 Giugno 2021 - 23:09

Grazie a te Gabriele, sono felice di sapere che il mio libro ti sia piaciuto. E ti dirò di più, l’argomento dell’essenzialità verrà approfondito in quella che diventerà la mia seconda opera letteraria, per sottolineare ancora di più che non è l’accumulo a renderci felici, ma la leggerezza di ciò che facciamo e abbiamo. Ti abbraccio

Rispondi
Giorgia 14 Giugno 2021 - 10:00

Schiavi del tempo l’ho letto qualche mese fa.
Condivido in toto questo articolo, in particolare il passaggio su compromessi e schiavitù e ciò che riguarda l’imperialismo economico. Grazie

Rispondi
Tragicomico 14 Giugno 2021 - 19:24

Grazie Giorgia, è un onore per me sapere che c’è chi vuole investire il proprio denaro e il proprio tempo per leggermi, lo apprezzo davvero tanto e te ne sono grato. Un abbraccio e spero di averti ancora come lettrice qui sul blog.

Rispondi
Bruno Baiardi 12 Giugno 2021 - 19:01

Complimenti ho letto il tuo libro ottima scrittura semplice condivido il tuo pensiero.

Rispondi
Tragicomico 13 Giugno 2021 - 23:25

Grazie Bruno, sei stato coraggioso nel prendere in considerazione l’opera prima di un autore sconosciuto come il sottoscritto, ma sono estremamente felice per aver soddisfatto le tue aspettative. Ti ringrazio di vero cuore

Rispondi
Christian 26 Giugno 2021 - 11:54

Mi hai fatto venire le lacrime se un 20% della popolazione potrebbe pensare ed agire in base alle cose che scrivi il mondo potrebbe cambiare in poco tempo in meglio …

Rispondi
Tragicomico 29 Giugno 2021 - 20:16

Auguriamocelo Christian, davvero, non ci resta molto tempo.

Rispondi
Angelo 13 Agosto 2021 - 15:05

Ho letto “Schiavi del tempo”, un libro che mi ha affascinato moltissimo e che tutti dovremmo leggere. Rispecchia pienamente la nostra vita.
Grazie per averlo scritto

Rispondi
Tragicomico 13 Agosto 2021 - 18:08

Ciao Angelo, grazie a te per averlo acquistato e letto. Sei stato coraggioso nel prendere in considerazione l’opera prima di un autore sconosciuto come il sottoscritto, però sono felice di averti affascinato con questo libro tanto umile quanto desideroso di offrire validi spunti di riflessione. Un abbraccio

Rispondi
Edoardo 23 Giugno 2022 - 1:50

Sei come balsamo bianco per me. Grazie. Ottimo articolo pieno di risposte

Rispondi
Tragicomico 23 Giugno 2022 - 19:24

Grazie Edoardo, spero di averti acnora come lettore. Un abbraccio!

Rispondi
paolo 25 Settembre 2023 - 8:30

C’è il bisogno di far capire che a renderti Signore sono le buone maniere, l’educazione, il rispetto, l’umiltà e la gentilezza; che le cose importanti della vita non si possono comprare ma bisogna conquistarle e soprattutto meritarle; che con i soldi si compra quello che serve e non quello che conta davvero; perché l’affetto, la stima, il rispetto, la credibilità non le trovi in saldo in qualche vetrina, ma le costruisci giorno dopo giorno, azione dopo azione. Questo significa essere padroni del proprio destino.

C’è tutto in questa tua frase, c’è un programma di vita, ci sono una serie di domande da porsi, c’è una riflessione importante che tutti dovrebbero fare, c’è il sunto di una ricerca interiore, c’è la vita, c’è il passato e il futuro di una umanità. Piuttosto che “padroni del proprio destino” avrei detto – visto che scriviamo – “autori del proprio destino”. Più bello. Grazie Ivan per questa tua riflessione.

Rispondi
Tragicomico 26 Settembre 2023 - 19:37

Grazie a te Paolo, per avere apprezzato questo mio scritto, hai ragione, passato e futuro sono le facce della stessa medaglia e accolgo il tuo suggerimento, per la prossima volta. Un abbraccio!

Rispondi

Lascia un commento!

Articoli che ti potrebbero interessare