Il Rischio Di Non Rischiare

Tragicomico
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il rischioIl rischio è un fattore del tutto naturale nella vita dell’essere umano, come naturale può essere il respiro. Rischiare e respirare fanno parte della stessa cerchia della sopravvivenza, in quanto viviamo in un ambiente inospitale che non assicura alcuna garanzia di sopravvivenza e, per quanto possiamo cercare di rendere la nostra esistenza sicura, in verità non c’è nulla di certo a questo mondo. Se ci pensate bene infatti, il rischio è qualcosa di quotidiano, con cui conviviamo ogni giorno, basta uscire di casa per essere esposti a qualsiasi tipo di rischio accidentale. Eppure stiamo ben attenti a mantenerci lontani da qualsiasi rischio non accidentale, il rischio è qualcosa che non ci piace, c’è poco da fare! Nella società di oggi il rischio è visto come un intralcio, un ostacolo, un qualcosa che ci allontana dalla nostra meta.

“Arriva sempre un momento in cui non c’è altro da fare che rischiare.
(José Saramago, “Cecità”)

Non a caso ogni giorno su questo pianeta miliardi di persone sono disposte a fare calcoli, valutazioni, costruiscono aspettative e si tranquillizzano nel fare previsioni di come la loro vita prenderà una piega o l’altra. Si riempiono la testa di pensieri, di tormenti, di dubbi e quando la vita (perché accettatelo: la vita lo fa sempre!) le fa arrivare al dunque, l’unica verità che scoprono è che quella di non voler affrontare dei rischi, nonostante l’unica cosa che veramente conta in quel momento è di correre quel rischio. Ma nella zona di comfort vige una legge non scritta: il rischio di non rischiare.

Ma è probabile che nel non rischiare, si rischia solo ed ancora di più. Perché subentrano le ansie, le paranoie, le frustrazioni e i rimorsi, di ciò che poteva essere ma non è stato, e tutto questo porta spesso squilibrio mentale, instabilità, inquietudini. Di colpo la grande impalcatura che ci eravamo precostituiti, alla ricerca di una felicità idealizzata, inizia a cedere per poi crollare davanti alla potenza e all’irruenza della realtà. La felicità era lì, ad aspettarci dietro l’aver rischiato, a dirci che non dovevamo fare altro che seguirla, ma abbiamo preferito il rischio di non rischiare. Pertanto, se volete essere sicuri di fallire, di vivere nella tristezza e nella pochezza, potete star certi che decidere di non assumervi nessun rischio nella vita ve lo garantirà. Vivere rinchiusi in noi stessi per paura di fallire è uno dei gravi errori che ci assicurerà di non ottenere mai nulla nella vita.

rischiareTenete in considerazione che i grandi amori e i grandi successi richiedono grandi rischi”, sono queste le parole del Dalai Lama sul rischiare e le condivido pienamente. Anche perché, parliamoci chiaramente: se in questo mondo dobbiamo correre dei rischi ogni volta che facciamo un passo, allora non c’è nessuna ragione valida per non cercare di realizzare i nostri desideri, a costo di rischiare (consapevolmente) ancora di più, senza correre il rischio di non provarci, perché quello sarebbe il rischio più grande di tutti.

Parole che possono sembrare scontate quelle del Dalai Lama, ma vi assicuro che non lo sono affatto. Viviamo in un mondo dove la gente non cerca più il rischio, piuttosto cerca la sicurezza e la comodità. ll problema di oggi non è nella perdita di una parte di se stessi, ma è della perdita totale, del non esserci per nulla. Per nessuno, nemmeno per se stessi. Masse di persone che vivono inseguendo desideri comuni, creati da altri, comportamenti prestabiliti, paure condivise e soprattutto, poca voglia di rischiare e di scommettere su se stessi.

Dobbiamo smetterla di pensare troppo prima di agire. È inutile aspettare di invecchiare mentre la vita scorre via come granelli di sabbia tra le dita. È inopportuno aver pura dei vari bivi che la vita mette sul nostro cammino, solo perché siamo convinti erroneamente che se qualcosa ci spaventa, allora sarà di certo qualcosa di pericoloso. Cioè, crediamo che ci sia una diretta correlazione tra l’intensità del nostro timore e il livello di rischio.

Ma tutto ciò non corrisponde al vero, anzi, alimentando questa insana paura non facciamo altro che evitare accuratamente proprio quei rischi che potrebbero aiutarci a fare esperienze ed esprimere le nostre potenzialità. Succede così che tutte le “vere” occasioni della vita se ne vanno per sempre, lasciando al loro posto un inutile e doloroso rimpianto. Confucio aveva ragione: “Si hanno due vite. La seconda comincia il giorno in cui ci si rende conto che non se ne ha che una.

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