Essere Presenti Per Vivere Meglio

Tragicomico
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essere-presentiImparare ad essere presenti può cambiare la vostra vita, può aiutarvi a vivere meglio, in maniera incondizionata, può agevolarvi nel portare calma, pace e serenità nel mezzo di una vita sempre più caotica e stressante. Badate bene però: essere presenti è più facile a dirsi che a farsi. È una delle cose più complicate che ci possano essere per l’uomo contemporaneo. La vostra mente, non essendo abituata a trovarsi in uno stato di presenza, si stanca facilmente, ci vuole quindi uno sforzo soprannaturale per portare avanti questa non-abitudine. Ma ricordatevi anche che maggiore è lo sforzo e maggiore sarà il risultato. Sono molti i fattori quotidiani che inducono le persone a NON essere presenti a se stesse, a vivere in uno stato confusionale, caotico, di NON presenza.

Una società mella quale si vive come schiavi del tempo, immersi nel lavoro, a rincorrere scadenze, impegni e appuntamenti. La mente diventa così un contenitore di pensieri e preoccupazioni, il corpo va in tilt per le troppe cose da fare tutte insieme, c’è una totale mancanza di controllo e manca un giusto equilibrio tra mente o corpo. Tutto questo sfasamento porta soltanto caos e stress al nostro interno, che si manifesta successivamente sul piano fisico sotto forma di nevrosi, crisi d’identità, crisi respiratorie, emicranie, fobie e ansie di varia natura.

Se osservate da vicino tutti i vostri tormenti e i vostri problemi quotidiani, vi renderete facilmente conto che sono tutti frutto della vostra mente. È lei la creatrice dei vostri tormenti e dei vostri problemi. Certo, vi sono delle forze esterne che spesso si frappongono fra la vostra volontà e ciò che andrete a fare, ad esempio un lavoro incontrollabile, il comportamento degli altri, i contrattempi e via dicendo. Ma l’aspetto cruciale è il modo in cui la vostra mente gestisce questi eventi esterni. Se infatti sarete completamente presenti a voi stessi, questi eventi non rappresenteranno più un problema, nonostante la loro presunta gravità, semplicemente perché Voi avete deciso che in questo momento ci siete soltanto voi e l’attività o la persona a cui vi state dedicando.

Essere Presenti significa dare valore, attenzione ed energia a ciò che vi circonda, senza viaggiare con la mente verso persone, situazioni o vicissitudini non presenti! Vi faccio un esempio: vostro figlio, o il vostro partner, cercano in tutti i modi di reclamare la vostra attenzione. Questa richiesta può stressarvi ulteriormente e destabilizzare la vostra apparente calma, in quanto in quel momento avete altre cose a cui pensare e di cui preoccuparvi. Ovvero, la vostra mente è perennemente allacciata agli eventi esterni accaduti. Invece di assorbire ulteriore caos al vostro interno, in quel momento potete decidere di essere presenti e piuttosto di preoccuparvi per qualcosa che non c’è, potete decidere di godervi ciò che c’è, ossia il vostro Presente.

Decidere di essere presenti e di pensare che in quel momento ci siete soltanto voi e vostro figlio, o il vostro partner, o entrambi, vi permetterà di apprezzare la loro presenza, essere grati e riconoscenti per questo momento che stanno trascorrendo con voi.

Lo stesso vale in ambito lavorativo. Se ad esempio il vostro lavoro richiede che vi focalizziate su un’attività urgente, potete optare di stressarvi perché avete un milione di altre cose da fare in quel momento e non avete abbastanza tempo da dedicarci. Oppure potete scegliere di essere presenti. E di pensare che in quel momento ci siete soltanto voi e quella specifica attività sulla quale state concentrando i vostri sforzi. Vi ci potete dedicare con tutte le vostre energie e una volta portata a termine, focalizzarvi sull’attività successiva.

Per imparare ad essere presenti la cosa più pratica è proprio quella di metterla in pratica. Non è un gioco di parole, ciò che voglio dire è che la maggior parte delle persone non impara l’arte della Presenza semplicemente perché non prova a metterla in pratica. Non perché sia difficile da attuare, ma perché, come ho detto all’inizio, comporta uno sforzo soprannaturale. Quando mettete in pratica qualcosa con regolarità, con costanza, allora inevitabilmente finirete per acquisire quella capacità.

Diventa un vostro modo di essere, piuttosto che un impegno gravoso da aggiungere alla lista delle cose da fare. Quindi, se fate tanta pratica, pian piano essere presenti a voi stessi diventerà qualcosa di naturale. Entra a far parte della vostra natura. Per fare pratica non è necessaria una laurea o aver letto chissà quali testi filosofici, ma qualsiasi cosa voi state facendo, dovete imparare a focalizzarvi esclusivamente e completamente su di essa. Noterete così come la mente tenta di divincolarsi da questa morsa e come i vostri pensieri tenderanno a saltare altrove, nel passato, nel futuro, indirizzandovi verso persone e situazioni diverse da ciò che state facendo.

E tutto ciò inizialmente va bene, infatti il vostro obiettivo iniziale non deve essere quello di spazzare via dalla vostra mente tutti i pensieri che non riguardano l’attività a cui vi state dedicando in quel momento. Sarebbe una forzatura. Lo scopo è quello di osservarsi, come un “Testimone Osservatore“, senza intervenire. Solo così capirete cosa significa NON essere presenti. Successivamente, il semplice fatto di prendere consapevolezza dei pensieri estranei che si formano nella vostra mente, vi aiuterà a riportare con delicatezza la vostra attenzione alla cosa su cui vi stavate focalizzando. Quindi, osservate semplicemente i pensieri che arrivano, e dolcemente riportate la vostra attenzione al momento presente.

momento-presenteSe diverrete completamente presenti a voi stessi, le intemperie esterne non rappresenteranno più un problema, semplicemente perché in questo preciso istante ci siete soltanto voi e l’attività o la persona a cui vi stai dedicando. Non ci sono più milioni di altre cose di cui preoccuparsi, le quali verranno affrontate nel momento presente a loro dedicato. Non ha senso dedicare più pensieri, quindi energia, di quanto una situazione o una persona necessita e merita. Essere Presenti diventa, dunque, una via per affrontare e gestire problemi, situazioni, distrazioni, e ogni fattore potenzialmente in grado di causarci stress, caos e malanni fisici che non ci permettono di vivere al meglio.

Essere Presenti fa sì che tutto il resto si dissolva, come una bolla che scoppia in aria, lasciandoci la possibilità di dedicarci esclusivamente a ciò che stiamo vivendo in quel momento. Fate pratica, più che potete, senza fretta, senza ansia. Imparate ad essere presenti. Ogni vostro piccolo passo in tal senso è una meraviglia di per sé, la via straordinaria per trovare la calma e la pace nel bel mezzo del traffico della vita.

Se riuscirai a mantenerti sempre nel presente, sarai un uomo felice.
La vita sarà una festa, un grande banchetto,
perché è sempre e soltanto il momento che stiamo vivendo.

(Paulo Coelho – “L’alchimista“)

Tragicomico

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6 commenti

Carlos 17 Dicembre 2019 - 19:43

Grande articolo!! Persino i buddisti sottovalutano questa cosa pensando più alle preghiere, quando in realtà è questa l’unica via per portare la meditazione in vita!

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Tragicomico 17 Dicembre 2019 - 23:21

Ti ringrazio Carlos. Essere presenti, più nella pratica che nei riti, più nella vita quotidiana e che dentro i templi, è sicuramente il modo migliore, per noi occidentali, per uscire da questo sonno generale e ipnotico nel quale siamo immersi.

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Carlos Stell 18 Dicembre 2019 - 0:25

Sì alla fine un rito quanto dura? 1/ 2 o 3 ore ! La giornata quante ore ha? 24 ! Gli orientali questa cosa la vivono più radicalmente! Basta pensare ai giapponesi nella cerimonia del tè! I veri maestri questa cosa la menzionano sempre! Gli occidentali cercano una cura complicata per una mente complicata, quando in realtà ne serve una semplice! Come respirare!

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Tragicomico 18 Dicembre 2019 - 9:10

Pienamente d’accordo, belle parole, grazie Carlos. Sai, nel mio libro “Schiavi del Tempo”, ho voluto dedicare un intero capitolo (intitolato “Il qui e ora”) per sottolineare l’importanza del momento presente. Cito una piccolissima parte che, a mio avviso, è in risonanza con quanto hai scritto tu: “Meditare non è raggiungere il Nirvana, ma sviluppare la capacità di attenzione. È fare una cosa alla volta, essere presenti al cento per cento in quello che si fa, qualunque cosa sia, consapevoli del momento, della sua unicità, del fatto che non tornerà mai più”. Ecco, è proprio questa capacità che dobbiamo riscoprire, se vogliamo tornare ad assaporare la vita e a godere dei suoi frutti.

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Gianmaria 25 Ottobre 2020 - 10:31

Grazie!

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Tragicomico 25 Ottobre 2020 - 16:55

Grazie a te Gianmaria!

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