Roma, Politica E Mafia: Niente Di Nuovo!

Tragicomico
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politica-e-mafia-romaPolitica e Mafia sono un binomio che in Italia non fa più notizia, che la Mafia sia nelle istituzioni è risaputo, che la troviamo persino a Roma, nella capitale, non è una novità, che sia nella magistratura e nelle loro appendici lo sanno anche i muri, che la Mafia sia parte di questo Sistema va da sé, ne è la logica conseguenza. È un Sistema marcio, putrefatto, di affaristi, di bancarottieri, di corruttori, di sfruttatori, di usurai, di parassiti. Politica e Mafia sono due facce della stessa medaglia. Non facciamoci illusioni, solo cambiando questo Sistema senza suggestioni federaliste – democratiche si sconfiggerà la Mafia e i suoi servitori.

Il “sistema” in atto è il vero cancro dell’economia Italiana ed è oramai in metastasi interessando tutti i settori: sicurezza lavoro, appalti pubblici, sicurezza stradale, assicurazioni, tutela ambiente, volontariato, sanità, scuola, immigrazione, strade, emergenze idrogeologiche, acqua, energie rinnovabili e chi più ne ha più ne metta.

Non c’è un solo settore che non è stato infettato dai faccendieri della politica che di fatto hanno sostituito la mafia delegandola a braccio armato da utilizzare quando hanno bisogno di farsi dare carta bianca dalla Popolazione o da sacrificare “a tempo” per poter ricevere consensi elettorali.

Il problema dell’Italia mio caro lettore, non sono gli italiani come in molti affermano, ma sono tutti coloro che credono di essere italiani. Per me il vero italiano è un riflesso di Falcone ,Borsellino, Impastato e di tanti altri che per l’Italia hanno combattuto e sacrificato la loro stessa vita. Persone che in questo Paese ci hanno creduto veramente, che hanno provato a cambiarlo e il loro sacrificio non è stato vano, perché qualche italiano vero in giro c’è ancora ed è grazie all’esempio di questi “italiani veri”, gente onesta, trasparente e soprattutto… non collusa con la Mafia!
Contro questo sistema politico-mafioso l’intransigenza è un valore, ma è quasi irrilevante. Perché? Perché la maggior parte della gente è talmente assuefatta a questi scandali che ormai li considera naturali eventi periodici, di malcostume, ma con cui è naturale convivere e non fare troppo gli schizzinosi.

L’idea che si possa (non dico “si debba” altrimenti scadrei nel giustizialismo!) fare politica senza essere indagati, processati, condannati, ecc., non interessa, è noiosa, tanto sono tutti uguali… E via così.
Se l’Italia è cosi, è proprio per una cultura del “tutto si aggiusta da sé”… Gli elettori sono “certamente” responsabili di questo modus operandi, ma non è corretto sottrarsi anche dalle proprie responsabilità. Cosa hai (abbiamo) fatto per cambiare questa situazione?

Il voto non basta, nonostante da qualche anno abbiamo la possibilità di eleggere persone oneste e trasparenti, grazie al M5S (unico partito fuori dagli scandali di Roma!), vedi i vari Di Battista e Di Maio che a differenza degli “altri” non sono degli statisti abituati a ragionare per il consenso elettorale, ma cittadini abituati a ragionare per i cittadini, non sono politici che fingono di essere cittadini, ma cittadini “prestati” alla politica, non sono fighetti da auto blu abituati alle poltroncine della politica, ma cittadini cresciuti tra le fatiche di ogni giorno. Ma ripeto, il voto non basta! C’è da cambiare un sistema, una cultura. La cultura che la responsabilità è sempre degli altri. Il mondo evolve ma in molti sognano ancora la democrazia cristiana, sognano un altro Craxi, un altro Andreotti. Perché si stava bene, perché funziona così da anni, mangi tu e mangio pure io. Ma paghiamo SOLO noi! Per questo nessuno “investe” intellettualmente sui giovani. Il vero progresso fa paura, perché significa cambiamento. Meglio continuare con quei figuri che ricordano la balena bianca. Meglio rimanere nel proprio orticello, anche se si restringe sempre di più.

Purtroppo per eliminare le mele marce, quando ce ne sono tante, occorre rovesciare la cesta. Questo concetto gli italioti lo sanno, ma non lo vogliono accettare, perché altrimenti si sentirebbero corresponsabili di questo sistema fatto di politica e mafia. E poi, cosa succederebbe se anche le mele di sotto sono tutte da buttare? Meglio toglierne qualcuna ogni tanto…i problemi saranno di chi arriverà dopo e troverà tutte le mele marce!!

“La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non dev’essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.” P. Borsellino

Tragicomico

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