In Questo Mondo Di Rimpianti

Tragicomico
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rimpiantiQuello in cui viviamo è un mondo di rimpianti, di persone che rimpiangono di non aver fatto, di non aver detto, di non aver osato ciò che in realtà avrebbero voluto fare, avrebbero voluto dire e avrebbero voluto cambiare di loro stessi. I rimpianti ci ricordano con malevola puntualità ciò che saremmo potuti essere, ma non abbiamo avuto il coraggio di essere. A conferma di questa teoria c’è una particolare ricerca di qualche anno fa, condotta fra i reparti di alcuni ospedali che ospitano i malati terminali. Da questa ricerca è emerso che il maggior rimpianto di queste persone prima di andarsene era proprio quello di non aver osato abbastanza nella loro vita, di aver vissuto in maniera “condizionata”, di essere stati frenati dalle loro paure, dalla reputazione che la loro figura sociale avrebbe assunto nel momento in cui la loro vita avrebbe preso una strada diversa. Persone che hanno continuato a vivere con il compagno che ormai non amavano più per la sola paura che un’eventuale separazione potesse far scattare le ire di parenti e amici.

Persone che rimpiangono di non aver mai fatto quella dichiarazione d’amore quando era tempo di farla, per via della timidezza o perché i genitori non erano d’accordo. Oppure, semplicemente, persone che rimpiangono di aver dedicato troppo tempo al lavoro a discapito della famiglia (i figli in primis) 🙁 .

Questo succede perché in punto di morte la vita viene vista da un’angolatura diversa, cambia la prospettiva, e insieme alla prospettiva, anche le priorità, che tornano ad essere quelle naturali della specie umana, e non quelle imposte dalla società dell’apparire. In altre parole, in punto di morte cambia la gerarchia dei nostri valori, non ci importa nulla della nostra reputazione e tantomeno ci preoccupiamo di difenderla, scompare la paura di essere senza soldi o senza lavoro. All’improvviso diventiamo dei salmoni che nuotano controcorrente, perché come diceva George Eliot: “Non è mai troppo tardi per diventare quello che vuoi essere”.

Ma perché aspettare che si faccia tardi? Perché vivere di rimpianti? Lo sapete sin da ora come va a finire la vita, con la morte, quindi che senso ha aspettare? La paura che la vostra reputazione possa venire intaccata vi costringe alla miseria dello spirito. Magari proprio in questo momento della vostra vita state rinunciando a un nuovo amore, a una nuova avventura lavorativa, a inseguire un vostro sogno artistico… solo perché credete ancora di avere qualcosa da perdere. Avete la fottuta paura di restare senza soldi, o senza famiglia, o anche senza amici. Avete paura che gli altri parlino male di voi e rovinino la vostra reputazione, la vostra immagine, il vostro apparire. Bene, sappiate che sul letto di morte ve ne pentirete e non dite che non siete stati avvisati 🙂 !!

carpe-diem-scrittaSe cambiate la prospettiva da cui osservate la vostra vita, allora è probabile che il valore dello stipendio mensile, dell’automobile e del cellulare vengano ridimensionati. È probabile che vi sentirete a disagio per aver provato tutti quei dubbi, quelle paure, quelle ansie, quei tentennamenti… Arriverà il momento in cui capirete che non valeva assolutamente la pena litigare, arrabbiarsi, stare male per mesi, non perdonare solo per orgoglio, non parlare per timidezza. È un mondo in cui ci hanno abituati a sopravvivere, ma la verità è che noi dobbiamo imparare a vivere, perché alla fine dei conti, tutto ciò che ci resta è la gioia per aver vissuto una vita piena, di averci provato, di aver lottato con il Cuore ed esserci sentiti pieni di vita; oppure, ahimè, ci resterà il rimpianto per non aver osato… quella volta! Carpe Diem 😉

robin-williams-cattedraSono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva. Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare. Ecco, quando leggete, non considerate soltanto l’autore. Considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice  “molti uomini hanno vita di quieta disperazione” , non vi rassegnate a questo. Ribellatevi! Non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi intorno! Sì! Osate cambiare, cercate nuove strade.Robin Williams nel film “L’Attimo Fuggente

Tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.Mark Twain

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