La Sovranità Appartiene Al Popolo, Ma È Davvero Così?

Tragicomico
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popolo-sovranoL’articolo 1 della Costituzione ci ricorda che: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”. Sin da ragazzo, son sempre stato affascinato da questo articolo 1, dall’affermazione di una sovranità che appartenesse al popolo. Sovranità vuol dire che “al di sopra” del popolo, non c’è nessun altro: non è forse una cosa meravigliosa? È vero che noi successivamente eleggiamo i nostri rappresentanti politici, ma questi rappresentanti devono (o meglio,dovrebbero!) fare gli interessi della collettività, cioè gli interessi di tutti noi cittadini, come dei normali dipendenti pubblici. Ma c’è ancora dell’altro a nostro favore, in quanto non solo la sovranità appartiene al popolo, ma lo Stato italiano è organizzato sulla triplice ripartizione dei poteri. Ovvero ci sono tre poteri fondamentali che fanno da garanzia, affinché la costituzione e la sovranità del popolo siano rispettate. Abbiamo quindi il potere esecutivo, che appartiene al governo, abbiamo il potere legislativo che appartiene al parlamento ed il potere giudiziario che è la magistratura. Questa tripartizione del potere serve come tutela, nel senso che se uno di questi tre poteri viola la costituzione, o gli interessi della collettività, gli altri due possono intervenire.

Detta così, con uno Stato basato sulla sovranità del popolo, con una tripartizione dei poteri a garanzia dei cittadini, possiamo (o meglio, potremmo!) dormire sonni tranquilli. E se a qualcuno tutta questa “protezione” non bastasse, è bene ricordare che siccome viviamo in uno Stato democratico, vi è la libertà di stampa, il cui articolo 21 della Costituzione riporta testualmente: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”. Per cui, se questi tre poteri non dovessero fare gli interessi della collettività, abbiamo la stampa come mezzo di denuncia e di informazione. Come potete intuire, esposta in questa maniera, la Costituzione è davvero meravigliosa e perfetta, e da ragazzo ero affascinato da questa perfezione, da questa “protezione” verso il popolo.

Ma poi si cresce e si scopre che le cose stanno diversamente. Si scopre che questa benedetta Costituzione è calpestata, o meglio, non è mai stata applicata ,e che la sovranità al popolo ce la possiamo soltanto sognare così come la tripartizione dei poteri, che non è certo a garanzia e tutela del cittadino. La realtà ci dice che i partiti politici, che a malapena vengono menzionati all’interno della Costituzione, sono diventati i proprietari di questo Stato, in quanto ognuno di noi può esercitare la propria volontà, qualsiasi essa sia, solo esprimendo una preferenza durante le elezioni per mezzo di questi partiti.

Quindi io mi chiedo: dov’è questa sovranità del popolo? Cosa fa la magistratura mentre viene totalmente violata la Costituzione? Mi chiedo come sia possibile, in uno Stato democratico, che un signore, anche piuttosto anziano, nomini per ben tre volte altri signori come capi del governo, che ci stanno letteralmente affossando dal punto di vista economico e sociale?!

Ecco la cosiddetta manipolazione, perché da ragazzi si studia la Costituzione in buona fede, così bella ed affascinante, e ci mettono in testa cose che poi non hanno niente a che fare con la realtà. Ci rubano non solo del tempo, ma ci illudono con qualcosa che semplicemente NON ESISTE, e poi ci vorranno anni per smantellare tutto ciò che ci è stato inculcato, per capire che le cose non stanno così come ci sono state spiegate. Perché ci sono buoni motivi per credere che NON viviamo in uno Stato democratico che rispetta la Costituzione, dove la sovranità non appartiene affatto al popolo. È tempo di capire e di studiare che cosa è successo, di cosa ci hanno derubato e come continuano ancora a derubarci. È arrivato il momento che  dobbiamo prendere coscienza di ciò che accade intorno a noi, che ci assumiamo la giusta responsabilità; è ora di rialzarci, affinché la sovranità torni veramente ad essere del popolo!

La nostra Costituzione è in parte una realtà, ma soltanto in parte è una realtà. In parte è ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno, un lavoro da compiere.” Piero Calamandrei

La Costituzione è il fondamento della Repubblica. Se cade dal cuore del popolo, se non è rispettata dalle autorità politiche, se non è difesa dal governo e dal Parlamento, se è manomessa dai partiti verrà a mancare il terreno sodo sul quale sono fabbricate le nostre istituzioni e ancorate le nostre libertà.” Luigi Sturzo

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