La Povertà È Uguale Per Tutti, Ma Chi Aiuta Gli Italiani ?!

Tragicomico
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la-povertàLa povertà è uguale per tutti, così come le difficoltà restano difficoltà per tutti. Ma purtroppo, troppo spesso, l’ingiustizia è “severa” verso chi ha bisogno di uno Stato che è sempre altrove, che preferisce emarginare i poveri Italiani ed accogliere i poveri provenienti da altre nazioni.
La strumentalizzazione dei mass media in tutto ciò è devastante, e credetemi, non c’è male peggiore nella società moderna che non sia quello dell’indifferenza. Ed è proprio lì, in quel limbo fatto di indifferenza, dove sono stati relegati gli italiani “poveri”, coloro che vivono la povertà sulla propria pelle, dimenticati da tutti, dallo Stato in primis, dalla Chiesa, dall’Europa, dai mass-media. Un’indifferenza verso chi sta peggio di noi, frutto dell’individualismo e dell’egoismo di una società allo sbando, un aspetto collaterale tipico delle società capitalistiche. Non c’è giorno in Italia che pensionati, anziani, famiglie, genitori, non perdono il lavoro, la casa, il reddito, e il diritto anche solo per mangiare, dopo anni di tasse, balzelli e contributi. I suicidi, continui e silenziosi aumentano e le mense della Caritas si affollano anche di insospettabili, così come insospettabili sono molti degli Italiani a rovistare nei cassonetti, a dormire in macchina e a vivere in qualche campo profughi per Italiani. E quando qualcuno porta alla ribalta questo scenario, con numeri in forte crescita, il mantra di risposta è sempre lo stesso: c’è la crisi, non ci sono soldi e non possiamo mantenerli! Ma c’è anche chi rincara la dose, addossando la colpa del “fallimento” a queste stesse persone, definendoli viziati e choosy. Gli Italiani “poveri” sono persone che non devono esistere, devono vivere nell’indifferenza e possono tornare utili solo nelle statistiche e nelle campagne elettorali. Vi rendete conto di quale situazione Tragicomica ci sia in questo Paese ?

Eppure miei cari lettori, siamo un Paese in grado di accogliere e salvare mezzo mondo, e a me va bene così, perché chi mi conosce sa che per me la povertà non si differenzia per colore della pelle, della religione, della provenienza geografica o cultura. Ma poi guardo l’altra faccia della medaglia e mi accorgo del perché qualcuno preferisce spendere 35 euro al giorno per mantenere i migranti (erogandoli alle cooperative) per milioni di euro di spesa complessiva. Credo che la vicenda Mafia Capitale con la dichiarazione del criminale Salvatore Buzzi renda tutto molto chiaro e semplice da capire: “Con gli immigrati si fanno molti più soldi che con la droga”, parole sue! Come se non bastasse, siamo anche in grado di finanziare guerre per favorire la migrazione e spingerli qui da noi, per molti più milioni e milioni di euro di spesa. In tutto ciò non trovo nessuna logica se penso a tutti quegli anziani che hanno lavorato e pagato le tasse per tutta la vita e si ritrovano con una pensione da fame, oppure a quelle famiglie che chiedono soltanto un po’ di dignità, una dignità data da un tetto sopra la testa e dal desiderio di ricominciare a sperare in una vita migliore. Lo Stato mette a disposizione milioni di euro per aiutare i migranti, soldi che vanno a vantaggio di cooperative e associazioni e poi? Chi aiuta gli Italiani? Perché queste famiglie devono essere lasciate sole, nell’indifferenza, e continuamente strangolate da tassazioni usuraie?

italiani-poveriDa cittadino italiano io PRETENDO che ciò che viene fatto per i migranti, com’è giusto che sia, venga anche fatto per i miei connazionali. Non amo parlare di confini (un’invenzione dell’uomo!), ma in questo caso stiamo parlando di aiutare cittadini che si trovano a casa loro, nella loro terra, e si trovano in queste condizioni di povertà per colpa del proprio governo, per il quale pagano le tasse e con il quale hanno un credito economico e sociale non indifferente. Siamo testimoni, miei cari concittadini, di un patto sociale tradito e umiliato, proprio tra noi cittadini e i rappresentanti che si trovano al governo. La mia pretesa non è quella di dire “vengono prima gli italiani”, ma non si può nemmeno accettare che vengano sempre dopo, per non dire mai!! Tutto ciò io lo chiamo “razzismo al contrario” e, come ogni forma di razzismo, io lo condanno e basta. Lo condanno in tutte le sue forme ed evoluzioni orwelliane, di cui questa forma, fatta di indifferenza, è la più vigliacca e subdola. La povertà è uguale per tutti, che siano migranti o italiani, vanno aiutati e sostenuti!

Le civiltà muoiono per l’indifferenza verso i valori peculiari che le fondano.Nicolás Gómez Dávila

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