La Figura Chiave Di Maria Maddalena

Tragicomico
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figura-maria-maddalenaPer molte persone Maria Maddalena non rappresenta nulla, una figura lontana nel tempo, quasi sconosciuta se non per qualche luogo comune ascoltato qua e là durante la predica domenicale o in qualche capitolo del libro di Dan Brown. Spesso descritta dalla Chiesa Cattolica come una prostituta peccatrice, distorcendo così l’immagine della Maddalena ai suoi fedeli, a differenza di ordini cavallereschi cristiani medioevali come i Cavalieri Templari (o Cavalieri del Tempio), i quali nel loro statuto erano consacrati a Maria Maddalena, o Myriam, com’era chiamata a quel tempo. Stesso discorso vale anche per un’altra setta religiosa medievale: I Catari (i Puri), per loro Maddalena rappresentava il principio femminile del divino, la parte femminile del Dio che scende in terra, nonché moglie di Gesù. Predicata, altresì, dagli ordini monastici domenicani, francescani e serviti.

Così come è interessante notare che il re di Francia, Luigi XI, proclamò ripetutamente che la dinastia reale francese discendeva da Maria Maddalena.

Bastano queste poche righe per farvi capire che non stiamo parlano di un personaggio estraneo alla dottrina Cristiana, o di secondo piano, ma di una figura guida della civiltà occidentale.
Una mia premessa è doverosa a questo punto: non è mio scopo redimere un articolo sulla domanda “Chi è Maria Maddalena?”, chiunque vuole può trovare inesauribili libri ed ampi articoli sul web, spesso pieni di nomi e di date scritti un po’ alla confusa, che forse, vi daranno un’immagine di chi realmente potesse essere Maria Maddalena. Intendo invece spiegare perché Maria Maddalena risulta essere una figura chiave dalla morte di Cristo sino ai giorni nostri. Essa è intrisa allo stesso tempo della forza dell’Amore da e verso Cristo, e dalla menzogna della Chiesa di Roma.

vangelo-di-tommasoEsiste (in pochi lo sanno!) il Vangelo di Maria, scoperto da oltre un secolo anche se non ancora del tutto completo. Sarà presto congiunto ad altri vangeli definiti ‘apocrifi’ o ‘nascosti’ scoperti nei deserti dell’Egitto a Nag Hammadi, come quello di Tommaso e di Filippo. A proposito del Vangelo di Tommaso, vi riporto un passaggio riguardante Maddalena:
Allora Pietro disse a Maria: ‘Sorella, noi sappiamo che il Salvatore ti amava più delle altre donne. Comunicaci le parole del Salvatore che tu ricordi, quelle che tu conosci [ma] non noi; [quelle] che noi non abbiamo neppure udito.’

Da questi versi non solo s’intuisce lo stretto legame intimo tra Gesù e Maddalena, ma anche come lei fosse considerata l’Apostola degli Apostoli. È presente in tutti i momenti cruciali, unzione, crocifissione e resurrezione; dopo la resurrezione Gesù appare a lei per primo, ordinandole di diffondere il suo messaggio.

Vangeli come quello di Tommaso, detti appunto apocrifi, sono gli unici veri a non essere stati manipolati nei secoli… manipolati da chi?
Dalla Chiesa naturalmente, attraverso i suoi monaci copisti, la stessa che ha dimenticato, occultato ed offeso l’immagine della Maddalena. La stessa Chiesa che attraverso l’Inquisizione (che di certo non si può definire ‘santa’) ha dichiarato eretici, condannandoli a morte, i Catari e buona parte dei Cavalieri Templari.
Capite bene signori miei, che a questo punto la domanda da porsi è: “Perché tutto questo accanimento della Chiesa verso la figura di Maria Maddalena ?

Pensate che nel 591 d.c. il papa Gregorio Magno durante un Concilio, in un suo sermone, dichiara la figura di Maria Maddalena come la prostituta redenta.
Ma non è certo questo l’unico caso in cui la Chiesa cerca di deviare e di ridimensionare la figura di Maddalena. Con il Concilio di Trento nel 1545 è stato vietato di rappresentare la Maddalena nei dipinti, se non come penitente. Nel Concilio Vaticano II, invece, in tempi molto più recenti (si svolse in quattro sessioni, dal 1962 al 1965) è stata vietata altra rappresentazione della Maddalena che non sia quella di Maddalena nel Vangelo di Giovanni, che vede apparire il Risorto. Quindi Maddalena è colei che per prima accoglie il corpo glorificato di Gesù risorto, ma poi di tutto il resto non deve rimanere traccia.

Nel vangelo di Maria, un testo non canonico del II secolo, la Maddalena ha un’importanza speciale, interviene decine di volte spiegando agli stessi apostoli le parole del Maestro. Un ruolo contestato dall’apostolo Simone, detto Pietro, fondatore della Chiesa Cattolica, che chiede a Gesù d’allontanarla, e Maria Maddalena si legge nel vangelo: “..teme le minacce di Pietro, il quale ha in odio il nostro genere femminile.

In questa potentissima frase citata nel Vangelo, vi è la figura chiave di Maria Maddalena, quella chiave di svolta o di lettura, dell’immagine femminile all’interno della Chiesa Cattolica.
Le donne, sacerdotesse nell’antichità, vengono relegate al ruolo di fattrici poco diverse dagli animali. Spesso identificate nel demonio che vuole tentare l’uomo, come la prostituta Maddalena appunto. In migliaia sono state bruciate vive al rogo, definite streghe, quando la loro colpa era quella di essere veggenti o curatrici delle persone attraverso erbe e balsami naturali. E pensate che la Chiesa, fino a qualche secolo fa, dubitava perfino che la donna potesse avere un’anima.

I padri della Chiesa avevano una visione religiosa patriarcale, vedevano Dio come un Padre e contestavano la visione gnostica di un Dio che potesse avere anche componenti femminili; in tal modo erano certi che il potere religioso e politico restasse nella mani degli uomini che governavano. E così è stato ed è tutt’ora.
Riuscite a capire ora l’errore (orrore) commesso dalla Chiesa di Roma nel nascondere ed occultare la figura di Maddalena? Lo stesso Cristianesimo che aveva soppiantato con il suo avvento, il culto di un’altra Dea femminile, quello di Iside.

La Trinità Divina si specchia in Terra attraverso la figura del Padre, della Madre e del Figlio.  Così come Dio è UNO e TRINO, in Terra l’unione della coppia va considerata come aspetto complementare della realtà Divina, da ricondurre all’UNO. In questa sacra unione l’anima si trasmuta in Spirito.
Nelle Upanishad della dottrina braminica, scritte parecchi secoli prima dell’arrivo di Cristo, vi è specificato: “Colui che crea incessantemente i mondi è Trino. Brahma, il Padre; Maya, la Madre; Vishnu, il Figlio; Essenza, Sostanza a Vita. Ciascuno racchiude in sé gli altri due e i tre sono Uno nell’Ineffabile”. Padre – Madre – Figlio, presi insieme, l’eterno mascolino, l’eterno femminino e il verbo creatore, costituiscono quella che Spinoza definisce ‘natura naturans’.

Pietro e i Padri della Chiesa, hanno “abbassato” la donna al ruolo di schiava dell’uomo per parecchi secoli, al contrario del Cristo che aveva innalzato al divino la figura di Maria Maddalena, nella quale si specchiava come altra sua metà: l’Animus e l’Anima. Tutto ciò sta a significare la totale rigenerazione della donna voluta dal Cristo, per ridarle lo scettro del divino femminile.

Il risultato di tanti anni di occultamento di Maddalena da parte della Chiesa, è sotto gli occhi di tutti, anche ai giorni nostri, e gli stereotipi versati sulla sua figura sono la storia di come sia stata limitata l’enorme potenza del femminile. Oggi (finalmente) si parla e si combatte il fenomeno del ‘femminicidio’, come anni fa sarebbe dovuto venire alla ribalta il fenomeno dei stupri di famiglia, degli incesti, della svalutazione femminile e quant’altro ha macchiato l’orribile indole dell’uomo patriarcale. Questo è il risultato dei gruppi di potere del primo cristianesimo, che hanno imposto il potere maschile, che si è riversato per secoli nell’eredità genetica e psicologica dell’uomo. Una Chiesa di Potere, anziché una Chiesa dell’Amore; propensa a favorire la forza, la conquista, le guerre, il sangue.
Il Maestro, il sacro maschile, ci aveva portato l’Amore, che non è né maschile e né femminile, affinché tutti gli opposti potessero giungere all’armonia perfetta, per creare l’unione in un unico essere; tutto questo doveva essere tramandato dalla figura chiave di Maria Maddalena, il sacro femminile, definita oggigiorno a malincuore come la ‘Dea perduta del cristianesimo’.

Io non posseggo nulla,
sono lo spirito del viaggio, l’anima di ogni ricerca.
Non c’è nulla di velato che non debba essere svelato,
niente di nascosto che non debba essere riconosciuto.
Sono la sorgente,il profumo,l’intelletto d’amore.

Apostola Apostolorum

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2 commenti

Rosario Leotta 27 Gennaio 2023 - 7:19

Ottima analisi, e ragioni plausibili che a mio avviso risalgono alla natura ebraica degli apostoli, soprattutto di Pietro, che non ha assimilato la predicazione di Cristo, ma ha denaturato distorcendo, tutta la nuova visione che Predicava il Cristo….. (il Vangelo secondo Valtorta)

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Tragicomico 27 Gennaio 2023 - 11:44

Grazie Rosario, mi fa piacere che hai avuto modo di apprezzare la mia breve disamina e grazie per aver lasciato qui una tua piccola riflessione al riguardo.

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