Quante volte avete udito termini come gli iniziati oppure avete cercato informazioni sui riti di iniziazione ? Ma chi sono realmente gli Iniziati e in cosa consiste l’Iniziazione?
Per riuscire a captare il vero significato di questi termini, bisogna andare molto indietro nel tempo, per approdare all’antica ed autentica iniziazione, quella che ha costruito e dato vita a personaggi iniziati come Krishna, Ermete Trismegisto, Abramo, Mosè, Pitagora, Buddha, Gesù.
Alla base di quest’antica e potente iniziazione, l’uomo era visto come una figura molto più elevata rispetto ai giorni nostri. Tant’è vero che esistevano potenti iniziati capaci di far tremare addirittura gli Dei. Oggi l’essere umano focalizza la sua attenzione solo per l’educazione e la cura del corpo, mentre si è completamente dimenticato della propria anima e della propria mente, possedute a proprio piacimento dalle forze occulte, ormai sovrane di questo pianeta addormentato.
La nostra scienza, anche se molto progredita, ha un concetto molto astratto dell’anima e gli confina il ruolo di comparsa nell’Universo. La nostra religione non appaga che minimamente le richieste dell’anima e la medicina le ignora totalmente. Nel mondo antico tutto ciò sarebbe stato inconcepibile, e agli occhi degli antichi iniziatori saremmo apparsi come coloro che cercano il piacere senza la felicità.
Al tempo dei saggi iniziatori, l’iniziazione portava l’essere umano in una dimensione tale dalla quale poteva incamminarsi nel proprio sentiero spirituale e raggiungere le vette più dello spirito, dalle quali poteva dominare la vita. Un esempio illustre e già citato precedentemente, è rappresentato dal principe Gautama Siddharta che raggiunse le vette dello Spirito (L’Illuminazione) diventando un Buddha, proprio attraverso l’iniziazione.
Vi è un passaggio molto interessante nel libro “I Grandi Iniziati” di Eduard Schuré nel quale spiega in maniera superlativa l’iniziazione. Vi riporto di seguito il suo pensiero e che era a sua volta quello degli antichi saggi:
“Per raggiungere la padronanza suprema, l’uomo necessita una rigenerazione totale di tutto il suo essere fisico, morale e intellettuale. Ma questa rigenerazione si conquista unicamente attraverso l’esercizio simultaneo della volontà, dell’intuizione e del ragionamento. Grazie alla loro completa concordanza l’uomo è in grado di sviluppare le proprie facoltà a livelli incalcolabili. L’anima possiede delle sensibilità sopite che l’iniziazione risveglia. Con lo studio approfondito e l’applicazione costante, l’uomo può mettersi in rapporto cosciente con le forze occulte dell’universo. Con uno sforzo prodigioso può raggiungere la percezione spirituale diretta, aprirsi le strade dell’Aldilà e rendersi capace di imboccare il cammino. Solo allora può dire di aver vinto il destino e di aver conquistato in questo mondo la sua libertà divina. Solo allora l’iniziato può divenire iniziatore a sua volta, profeta e teurgo cioè veggente e creatore di anime. Poiché solo colui che comanda se stesso può comandare gli altri, solo colui che è libero può liberare.”
Questo era il pensiero degli antichi iniziati e lo proiettavano nei loro rituali e nelle cerimonie di iniziazione. Nel testo di Schurè, vi ho evidenziato quattro parole chiave, che a mio avviso rappresentano i cardini dell’iniziazione, ovvero: rigenerazione – risveglio – consapevolezza – conquista. Questo perché lo scopo dell’iniziazione prevedeva la liberazione dalla realtà materiale (rigenerazione), quindi dello stato umano, e l’identificazione con la propria anima (risveglio), il Divino. Il rito d’iniziazione provocava nel neofita una profonda modificazione spirituale (consapevolezza), prima attraverso una fase di “morte” e poi una successiva fase di “rinascita” (conquista).
Le prove da superare per gli adepti non erano certo semplici o banali, e soprattutto l’iniziazione era conferita solo a chi è era ritenuto degno e scelto. Il rito avveniva al Tempio, in luogo chiuso, sacro e ricco di simboli esoterici. Gli officianti pronunciavano formule e compivano azioni che si tramandavano da civiltà in civiltà, dai primordi dell’umanità e successivamente studiavano le scienze sacre, i culti e le dottrine esoteriche per decenni interi senza mai uscire dal Tempio.
Al giorno d’oggi invece gli insegnamenti esoterici, spirituali ed iniziatici, vengono spesso offerti attraverso volantini e cartelloni pubblicitari affissi da scuole esoteriche e da maestri spirituali che in realtà di esoterico e di iniziatico hanno ben poco.
Spesso chi si definisce maestro non lo è per nulla. Ma accampa le sue pretese sull’abilità e non da livelli reali di crescita spirituale, ma solo dalla capacità di generare false aspettative nelle menti degli ignoranti. Non a caso vi è un detto buddhista che cita: “Quando l’allievo è pronto, il maestro appare”.
Quindi tenete gli occhi sempre ben aperti e ricordate che la vita è già di per sé una grande iniziatrice, si cammina, si procede e si progredisce a livello interiore, giorno dopo giorno, vita dopo vita! Abbiate fede…
9 commenti
Sono un iniziata alla fine del sentiero la luce va via noi siamo forze che poi svaniscono e viviamo come macchine ognuno seguendo il se stesso che ha costruito a fatica ma che non ci capisce nulla ciao
Grazie per essere passata da qui Paola e buon cammino di vita!
Ho avuto in passato un esperienza particolare. Qualcuno o qualcosa che non so ancora definire mi ha fatto vedere delle cose di questo mondo – come di un mondo parallelo. Ho avuto forti visioni di tipo mistico. Ero completamente seguito da qualcosa , ma non sapendo se sentirmi minacciato o fortunato di ciò che mi stava accadendo , me ne volevo allontanare. Le interpretazioni a quelle visioni hanno lasciato in me molte interpretazioni, e di conseguenza non sono riuscito a capirne il segreto che si nascondeva dietro. Se c’era un segreto da capire. La mia immaginazione ha lavorato molto per riuscire a capire cosa stavo vivendo in quel periodo e che cosa significavano quelle visioni. Ma erano assolutamente reali . Era come se qualcosa mi mettesse continuamente alla prova. Logiche fatte di bene e di male, dove a volte mi facevano stare bene e altre ancora mi terrorizzavano. Come se tutto parlasse a me e con me e mi indicasse una via fatta di segnali, simboli , messaggi e numeri . Non sono riuscito a capire granché, ma so che è stato tutto reale.
Buon proseguimento .
Grazie Alessandro, per averci raccontato questa tua esperienza mistica che, sono sicuro, è stata condivisa anche da qualcun altro. E ti auguro di ottenere presto una risposta, affinché tu possa continuare a seguire la via a te indicata. Buona vita.
non è che ci abbia capito molto di quello che lei ha scritto…e poi è sicura di essere un iniziata al termine del sentiero???
è il principio alchemico dell’acronimo VITRIOL..solo dopo una costante e profonda analisi e addentrandosi nella nostra realtà interiore si scopre la ‘pietra’ della conoscenza. Si muore al mondo ‘fisico’, si oltrepassa il limite, entrando in un salone più vasto, dove la nostra coscienza diviene più estesa, in armonia con le ‘sfere’ cosmiche, in sintonia con il ‘Tutto’, di cui si torna a far parte.
Grazie Mauro per questa tua esposizione, hai riportato un concetto molto importante, divino.
Sul tema dell’iniziazione oggi non va trascurato un terribile avvenimento straordinario in prospettiva.
Avverrà che ad un dato tempo ci sia un fatale black out della luce della “conoscenza” iniziatica (la chiaroveggenza e altro): lo hanno profetizzato molti mistici del cristianesimo con i famosi “tre giorni di buio”.
Inoltre altri profeti, oltre Giovanni, hanno aggiunto i tasselli mancanti alla sua Apocalisse, Nostradamus per esempio. Egli, con la quartina IX-68 sembra confermare questa «oscurità» che definisce «nobile». Cito il primo verso: «Dal monte Aymar, sarà nobile oscurità». Aymar, è l’Immortale Alchimista Conte di Saint Germain, e poi perfezione il fatto con la quartina VI-8: «Coloro che stavano in potere per sapienza, /Al regale cambio diverranno impoveriti…», quelli di «Aymar», gli alchimisti, gli Illuminati si capisce. Ma non basta, perché Nostradamus rivela la causa di tutto ciò con la quartina II/27: «Il divin Verbo sarà dal cielo chiuso,/ Che non potrà procedere più avanti:/ Rinchiudendo il segreto dischiuso, /Che si marcerà per disotto e davanti.».
«Il divin Verbo» può essere intravisto nei «due testimoni, vestiti di sacco» dell’Apocalisse di G. (Ap 11,3). «E quando avranno compiuto la loro testimonianza, la bestia che sale dall’abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà. I loro cadaveri rimarranno esposti sulla piazza della grande città». (Ap 3,7-8)
Ed ecco che il «verbo» visibile a quelli di «Aymar» non lo è più perché lo si può vedere «di sotto e davanti» e non più in cielo. Cioè in astrale (di sotto) e sul piano materiale (davanti) e questo vuol dire forse che l’uomo è pronto per fare la sua “conoscenza” diretta. O è Lui che si presenterà a noi spaventandoci se siamo dei malvagi.
E se ora ne parlo è perché la nostra crosta terrestre è una sorta di Hard-disk che conserva la memoria della storia della nostra terra e di quella occulta, in cui si trova l’immagine della bestia in varie versioni e circostanze in cui è coinvolta, similmente a come può essere vista in astrale. Io sono in grado di vedere innumerevoli scenari a riguardo e naturalmente, disegnarli e commentarli.
Come prova vedi a questo link: http://www.esonet.it/News-file-article-sid-1513.html
StoriaNascosta > L’Aiglòn, fra storia e mistero.
Ma sul web ho pubblicato molti altri articoli analoghi.
Non che la bestia in questione sia Napoleone, anche se è possibile, è solo un esempio di come la terra sia una memoria fedele. Inoltre il modo di “vedere” le ipotetiche immagini è possibile a tutti, sviluppando questa capacità con pazienza ed abnegazione, ed è un lavoro non diverso da quello degli alchimisti che si calano nella tomba. Ed ecco che inizia una nuova era della catarsi umana che fino a ieri avveniva in modo occulto nella stretta cerchia esoterica, per permettere a tutti di evolvere e diventare nuovi uomini.
Come sostiene Elon Musk “la vita da cyborg è già iniziata” con i microchip “sottopelle”, quella terrestre ovviamente. Per immaginare che ognuno ha uno o più microchip sulla terra, com’è per Napoleone all’isola d’Elba.
L’esilio di Napoleone all’isola d’Elba, con la surrealtà mappale di Portoferraio, era già stampato anzitempo fra le pieghe della sua pelle, fra case, vie, terreno e alberi, mare d’intorno e quant’altro. Ecco una memoria che solo con la surrealtà mappale è ben più di un archivio storico e in questo caso è capace di coinvolgere, non solo un famoso imperatore, Napoleone col suo destino segnato in modo indelebile, ma anche il figlio, l’Aiglon in particolare.
G.
Trovo alcuni passaggi di questo commento come molto interessanti, validi per nuove riflessioni sull’argomento. Grazie