Lettera Di Gurdjieff Alla Figlia

Tragicomico
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lettera di gurdjieffLa lettera di Gurdjieff alla figlia Reyna d’Assia è tutt’oggi, ancora, un grande enigma. Come del resto lo era Gurdjieff. Un filosofo e mistico armeno, uno dei maestri spirituali più influenti del diciannovesimo secolo. Di questa lettera non c’è nessuna traccia se non in un libro (“Il Maestro e le Maghe”) del famoso artista cileno Alejandro Jodorowsky, nonché grandissimo estimatore dello stesso Gurdjieff. Secondo il regista e poeta cileno, l’incontro con Reyna d’Assia sarebbe avvenuto intorno al 1970, a Città del Messico, dopo una proiezione di un film creato dallo stesso Jodorowsky “El Topo”.

Se cercate informazioni su Reyna d’Assia, allora non troverete molte notizie, ma solo qualche dato confuso e parecchi dubbi. Qualcuno afferma che si tratta veramente della figlia di Georges Gurdjieff, ma Dushka Howarth, l’ultima nata, ancora in vita affermò di non averne mai sentito parlare di questa sua “presunta” sorella. Ma trattandosi di Gurdjieff tutto può essere, non dimentichiamoci che stiamo parlando si una figura estremamente mistica.

Questo fatto, tuttavia, non diminuisce il valore e la profondità del contenuto di ogni singolo consiglio che troviamo in questa lettera, che è stato ed è senza dubbio di beneficio per molti, un patrimonio per l’umanità che voglio condividere con voi. Fatene buon uso.

Lettera Di Gurdjieff Alla Figlia

Fissa la tua attenzione su te stessa.
Sii cosciente in ogni istante di ciò che pensi, senti, desideri e fai.
Finisci sempre quello che hai iniziato.
Fai quello che stai facendo nel migliore dei modi possibili.
Non t’incatenare a niente che alla lunga ti distrugga.
Sviluppa la tua generosità senza testimoni.
Tratta ogni persona come se fosse un parente stretto.
Metti in ordine quello che hai disordinato.
Impara a ricevere, ringrazia per ogni dono.
Smetti di autodefinirti.
Non mentire né rubare, se lo fai, menti e rubi a te stessa.
Aiuta il tuo prossimo senza renderlo dipendente.
Non occupare troppo spazio.
Non fare rumore né gesti inutili.
Se non la possiedi, imita la fede.
Non lasciarti impressionare da personalità forti.
Non impossessarti di niente né di nessuno.
Distribuisci con equità.
Non sedurre.
Mangia e dormi lo stretto necessario.
Non parlare dei tuoi problemi personali.
Non giudicare né discriminare quando non conosci la maggior parte dei fatti.
Non stabilire amicizie inutili.
Non seguire mode.
Non venderti.
Rispetta i contratti che hai firmato.
Sii puntuale.
Non invidiare i beni o gli esiti del prossimo.
Parla solo di ciò che è necessario.
Non pensare ai benefici che ti procurerà la tua opera.
Giammai minaccia.
Realizza le tue promesse.
In una disputa, mettiti nei panni dell’altro.
Ammetti che qualcuno ti superi.
Vinci le tue paure.
Aiuta l’altro ad aiutare sé stesso.
Vinci le tue antipatie ed avvicinati alle persone che desideri rifiutare.
Trasforma il tuo orgoglio in dignità.
Trasforma la tua collera in creatività.
Trasforma la tua avarizia in rispetto per la bellezza.
Trasforma la tua invidia in ammirazione per i valori dell’altro.
Trasforma il tuo odio in carità.
Non ti lodare né ti insultare.
Tratta ciò che non ti appartiene come se ti appartenesse.
Non lamentarti.
Sviluppa la tua immaginazione.
Non dare ordini solo per il piacere di essere obbedito.
Paga i servizi che ti danno.
Non fare propaganda delle tue opere o idee.
Non cercare di risvegliare negli altri sentimenti verso di te come: pietà, simpatia, ammirazione, complicità.
Non cercare di distinguerti per la tua apparenza.
Non contraddire mai, solo taci.
Non contrarre debiti, acquista e paga subito.
Se offendi qualcuno, chiedigli scusa.
Se l’hai offeso pubblicamente, scusati in pubblico.
Se ti rendi conto di aver detto qualcosa di sbagliato, non insistere in quell’errore per orgoglio e desisti immediatamente dai tuoi propositi.
Non difendere vecchie idee solo perché fosti tu ad enunciarle.
Non conservare oggetti inutili.
Non decorarti con idee altrui.
Non fotografarti insieme a personaggi famosi.
Non rendere conto a nessuno, sii il tuo proprio giudice.
Non definirti mai per quello che possiedi.
Non parlare mai di te senza concederti la possibilità di cambiare.
Renditi conto che niente è tuo.
Quando ti chiedono la tua opinione su qualcuno o qualcosa, dì solamente le sue qualità.
Quando ti ammali, invece di odiare quel male, consideralo tuo maestro.
Non guardare con la coda dell’occhio, guarda fisso.
Non dimenticare i tuoi morti, però riserva loro un luogo limitato che gli impedisca di invadere la tua vita.
Nel luogo in cui vivi, riserva sempre un posto a ciò che è sacro.
Quando realizzi un servizio non far risaltare i tuoi sforzi.
Se decidi di lavorare per gli altri, fallo con piacere.
Se dubiti tra fare e non fare, rischia e fa’.
Non cercare di essere tutto per il tuo compagno; ammetti che cerchi in un altro ciò che tu non puoi dargli.
Quando qualcuno ha il suo pubblico, non andare a contraddirlo e a rubargli l’audience.
Vivi di denaro guadagnato da te.
Non ti invischiare in avventure amorose.
Non ti vantare delle tue debolezze.
Non visitare mai nessuno solo per riempire il tuo tempo.
Ottieni per distribuire.
Se stai meditando e arriva un diavolo, metti quel diavolo a meditare.


Una lettera scritta sotto forma di consigli, che rispecchia molto lo stile e l’insegnamento di Gurdjieff, un insegnamento che prevede il raggiungimento di uno stato di equilibrio che coinvolge, simultaneamente, tutti i centri energetici preposti all’interpretazione del “mondo” con cui ci relazioniamo. Un insieme di tecniche psicofisiche che conducono al superamento degli automatismi psicologici ed esistenziali che rendono l’essere umano “medio” simile ad una macchina, schiavo di automatismi alimentati da una moltitudine di influenze esterne. Gurdjieff ci rivela, attraverso i suoi insegnamenti, come realizzare i potenziali di un individuo grazie al “lavoro su di sé”, ed è lo stesso invito che rivolge alla propria figlia attraverso questa lettera che dovrebbe essere letta da ogni essere umano almeno una volta nella propria vita. Un dono prezioso la lettera di Gurdjieff, che vale la pena di condividere. Grazie Gurdjieff, grazie Jodorowsky, per la vitalità e la consapevolezza che ci avete trasmesso.

Tragicomico

2 commenti

Carlo Alberto Calcagno 15 Febbraio 2020 - 12:21

Meravigliosa. E non c’è alcun dubbio che sia di Gurdjieff. Condensa qui tutti i suoi insegnamenti

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Tragicomico 15 Febbraio 2020 - 18:14

Lo penso anch’io che di Gurdjieff ho letto tutto quello che c’era da leggere.

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